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24 NOVEMBRE 2024
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Schillaci alle Regioni: “Più controlli su liste d’attesa e valorizzare personale”. E poi l’appello ai governatori: “Stop ai gettonisti”


Il Ministro della Salute: “È assurdo che dentro lo stesso ospedale pubblico ci sono persone che sono pagate tre volte di più di chi lavora all'interno delle strutture pubbliche”. E poi sul personale: “Dobbiamo ridare attrattività e dignità a chi lavora nel sistema sanitario nazionale non farne dei figli di un Dio minore”. E sugli infermieri: “Mancano in tutto il mondo occidentale, per far funzionare le Case della Comunità dovremo prenderli dall’estero”.

03 OTT -

Basta col fenomeno dei medici gettonisti, più controlli sul rispetto delle liste d’attesa, stop agli esami inappropriati e valorizzare economicamente il lavoro dei professionisti della sanità. Il Ministro della Salute, Orazio Schillaci nel suo intervento alla tavola rotonda 'Pnrr e welfare nuove sfide per le Regioni', oggi al secondo Festival delle Regioni e Province autonome a Torino inquadra i problemi del Ssn e annuncia una serie di proposte.

“Il Servizio sanitario nazionale è in parte ingolfato e provato dal Covid – ha ricordato il Ministro - ma abbiamo l'eccellenza che sono gli operatori. Il Ssn è invidiato nel mondo e rimane un patrimonio che va difeso nell'interesse di tutti. Dobbiamo rimettere al centro del dibattito i malati, i pazienti e i cittadini, che chiedono risposte e il target è il problema delle liste d'attesa”.

In primi le liste d’attesa. “Credo che oltre alla valorizzazione del personale bisogna agire dal punto di vista culturale perché c’è un numero troppo elevato di esami che potrebbero essere evitati che vanno ad ingolfare le liste d’attesa credo che sarà opportuno appena possibile istituire e mettere un'entità che governi e controlli l’applicazione dei tempi regione per regione e prestazione per prestazione per poter intervenire tempestivamente”.

Ma il Ministro ha rivolto un appello alle Regioni sui ‘gettonisti’: “Sono qui davanti alle regioni fare un appello: abbiamo avuto nel decreto bollette una stretta sui medici gettonisti beh facciamo sì che adesso a fine anno la cosa finisca. È assurdo che dentro lo stesso ospedale pubblico ci sono persone che sono pagate tre volte di più di chi lavora all'interno delle strutture pubbliche. È inaccettabile questo scusatemi l'ho scoperto io prima non si parlava dei medici a gettone e un mese dopo che sono diventato ministro abbiamo mandato i Nas abbiamo trovato una serie di irregolarità incredibili”. E poi ha sottolineato: “Vedrete che una volta che noi chiudiamo i medici gettonisti i medici torneranno al sistema sanitario pubblico”.

Schillaci ha affrontato anche il tema delle carenze di personale: “Si parla tante volte di carenza di medici si è vero, avere oggi dei medici più ci avrebbe molto fatto comodo e su questo si sta lavorando per aumentare il numero di iscrivibili ma tenete presente che purtroppo più che una carenza generale manca una carenza verso alcune specializzazioni. I medici ci sono perché se chi li paga tre volte di più li trova e il sistema sanitario nazionale non li trova vuol dire che siamo poco attrattivi e dobbiamo per questo ridare attrattività e dignità a chi lavora nel sistema sanitario nazionale non farne dei figli di un Dio minore”.

E poi sugli infermieri: “Purtroppo mancano in tutta Europa, mancano in tutto il mondo occidentale e adesso abbiamo necessità per riempire le case di comunità e per farle funzionare di prendere degli infermieri dall'estero perché non esiste nessuna altra possibilità. Dobbiamo altrettanto come dobbiamo fare per la medicina rendere più attrattivo il mestiere dell'infermiere altrimenti i nostri giovani non si iscriveranno ai corsi di infermieri e avremo e continueremo ad avere dei problemi di personale”.



03 ottobre 2023
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