“È impossibile non condividere le preoccupazioni espresse oggi sugli ennesimi, gravissimi tagli del governo sulla sanità. Da un lato, a lanciare l’allarme è Fondazione Gimbe, che denuncia il crollo della spesa in rapporto al Pil fino al 6,2% dell’anno prossimo e al 6,1% del 2026, parlando di sanità pubblica diretta verso il baratro. Dall’altro, è Anaao a esprimere preoccupazione per il futuro dei medici e dei dirigenti sanitari, che di fronte a risorse ancora più scarne e a un futuro sempre più incerto potrebbero abbandonare il nostro Servizio sanitario nazionale, rifugiandosi all’estero o nel privato. Già oggi, i cittadini italiani si trovano costretti a scegliere tra le infinite liste d’attesa del pubblico e gli altissimi costi del privato. Con il risultato che un italiano su tre è costretto a pagare per visite ed esami, mentre si stima che siano 11 milioni i pazienti che rinunciano alle cure o si impoveriscono per curarsi. E il governo cosa fa? Continua a tagliare, favorendo così il privato e mercificando la salute. È inaccettabile incentivare il profitto sul dolore, il nostro Ssn va difeso, non svenduto ai privati”.
Lo scrive in una nota Andrea Quartini, Capogruppo del Movimento 5 Stelle in Commissione Affari Sociali alla Camera.