Una metodologia complessa adottata per la costruzione del costo pieno delle tariffe massime di riferimento per la remunerazione delle prestazioni di cure palliative in ambito domiciliare e residenziale e in hospice. E che ha tenuto conto di tutte le determinanti identificate attraverso un approfondimento effettuato con referenti regionali ed esperti del settore.
È quanto si legge nello “Schema di Decreto del ministero della Salute di concerto con il Mef che definisce tariffe massime di riferimento per la remunerazione delle prestazioni di cure palliative in ambito domiciliare e residenziale e in hospice” arrivato sul tavolo della Stato Regioni e pronta ad essere esaminata nella prima seduta utile
Queste le tariffe massime, per giornata di cura, per la remunerazione delle prestazioni di cure palliative in ambito domiciliare e residenziale erogabili dal Ssn.
Le tariffe, specifica il provvedimento costituiscono la remunerazione omnicomprensiva delle prestazioni indicate in un allegato ad hoc al documento. Il Decreto specifica poi che per le cure palliative domiciliari Cia >0,50, alla scadenza del piano assistenziale individuale, è prevista la sua rivalutazione senza alcuna modificazione delle tariffe.
Per quanto riguarda le prestazioni di cure palliative in hospice, in day hospice e in hospice pediatrico la tariffa per giornata di cura e stata così definita:
Anche in questo caso tariffe costituiscono la remunerazione omnicomprensiva delle prestazioni indicate nell’allegato al Decreto.
Il provvedimento stabilisce inoltre che le Regioni e le province autonome laddove le prestazioni di cure palliative in ambito domiciliare siano erogate attraverso modelli organizzativi non totalmente pubblici, possono adottare in ragione dei livelli dei costi medi unitari riferiti al personale non dipendente del Ssn, indicativamente tariffe inferiori del 25% rispetto a quelle individuate nel documento.