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Ministero della Salute. Primo via libera del Cdm al nuovo regolamento. Ecco tutte le novità


Ok all’esame preliminare del Governo alla riorganizzazione del Ministero dove tornano i dipartimenti e scompare la figura del Segretario Generale. Tra le novità la nascita della Dg delle Emergenze Sanitarie e la Direzione sui corretti stili di vita. Mentre vengono soppresse le Direzioni delle Relazioni internazioni e dei Sistemi informativi. Per i Capi dipartimenti si applicherà lo spoil system. Ok anche a Dpcm riorganizzazione Uffici diretta collaborazione. TESTO RIORGANIZZAZIONE MINISTERO  - TESTO RIORGANIZZAZIONE UFFICI DIRETTA COLLABORAZIONE

08 SET -

Arriva l’attesa riorganizzazione del Ministero della Salute. Il testo del nuovo regolamento è stato approvato ieri in esame preliminare dal Consiglio dei Ministri. Il Ministero della Salute si articolerà in 4 dipartimenti e 12 direzioni generali. Ogni Dipartimento sovraintenderà e controllerà l’operato di 3 direzioni generali. Tra le novità la nascita della Dg delle Emergenze Sanitarie e la Direzione sui corretti stili di vita. Desta qualche perplessità la scomparta della DG per le relazioni europee e internazionali, ridotta a Ufficio di II fascia del Dipartimento della salute umana, della salute animale e dell’ecosistema e dei rapporti internazionali. Soppressione anche della direzione dei sistemi informativi. Infatti, le funzioni di quest'ultima ora sono state affidate al Dipartimento dell’amministrazione generale, delle risorse umane e del bilancio e, in particolare, all’Unità di missione di livello dirigenziale generale per l’attuazione degli interventi del Piano Nazionale di Ripresa e di Resilienza

I Dipartimenti e le nuove Direzioni generali:

- Dipartimento dell’amministrazione generale, delle risorse umane e del bilancio

Nel Dipartimento vi sono la Direzione generale delle risorse umane e del bilancio, la Direzione generale della comunicazione, la Direzione generale della vigilanza sugli Enti e degli organi collegiali.

-Dipartimento della prevenzione, della ricerca e delle emergenze sanitarie

Nel Dipartimento vi sono la Direzione generale della Prevenzione, la Direzione generale della ricerca e dell’innovazione in sanità, la Direzione generale delle Emergenze sanitarie

-Dipartimento della Programmazione, dei dispositivi medici, del farmaco e delle politiche in favore del Ssn

Nel Dipartimento vi sono la Direzione generale della Programmazione e dell’edilizia sanitaria, la Direzione generale delle professioni sanitarie e delle politiche in favore del Ssn, la Direzione generale dei Dispositivi medici e del farmaco

-Dipartimento della salute umana, della salute animale e dell’ecosistema (One Health) e dei rapporti internazionali

Nel Dipartimento sono ricomprese la Direzione generale dei corretti stili di vita e dei rapporti con l’ecosistema, la Direzione generale dell’igiene e della sicurezza alimentare e la Direzione generale della salute animale.

Rimane infine l’Unità per la Missione 6 Salute del Pnrr.

Inoltre, per coordinare il lavoro presso il Ministero opera la Conferenza permanente dei Capi dipartimento che si dovrà riunire in via ordinaria ogni due mesi o in via straordinaria su richiesta di almeno un dipartimento o su richiesta del Ministro. Qualora non sia presente il Ministro la Conferenza viene presieduta dal Capo Dipartimento con più anzianità d’incarico. Scompare la figura del Segretario Generale.

I capi dei Dipartimenti, il cui incarico è conferito con Decreto del Presidente della Repubblica previa deliberazione del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro (saranno sottoposti a spoil system), svolgono compiti di coordinamento, direzione e controllo degli uffici di livello dirigenziale generale compresi nel Dipartimento e sono responsabili dei risultati complessivamente raggiunti in attuazione degli indirizzi del Ministro.

Entro 90 giorni dall'entrata in vigore del regolamento, con decreto del Ministero della Salute, si provvederà all'individuazione degli uffici di livello dirigenziale non generale del Ministero, nonché alla definizione dei relativi compiti. Ogni due anni, l'organizzazione del Ministero potrà essere sottoposta a verifica per accertarne funzionalità ed efficienza anche ai fini della sua eventuale revisione.


Fino al conferimento degli incarichi dirigenziali, ciascun nuovo ufficio si avvale dei preesistenti uffici dirigenziali, in relazione alle rispettive competenze. La conclusione del conferimento dei nuovi incarichi comporta la decadenza degli incarichi dirigenziali e non dirigenziali conferiti anteriormente alla data di entrata in vigore del regolamento. Entro 120 giorni dalla conclusione delle procedure di conferimento dei nuovi incarichi, sono ricostituiti gli organi collegiali nei quali è prevista la presenza, come componenti di diritto, dei dirigenti generali preposti ai Dipartimenti e alle Direzioni Generali.

Tra le novità la nascita della Dg delle Emergenze Sanitarie e la Direzione sui corretti stili di vita. Desta qualche perplessità la scomparta della DG per le relazioni europee e internazionali, ridotta a Ufficio di II fascia del Dipartimento della salute umana, della salute animale e dell’ecosistema e dei rapporti internazionali. Soppressione anche della direzione dei sistemi informativi. Infatti, le funzioni di quest'ultima ora sono state affidate al Dipartimento dell’amministrazione generale, delle risorse umane e del bilancio e, in particolare, all’Unità di missione di livello dirigenziale generale per l’attuazione degli interventi del Piano Nazionale di Ripresa e di Resilienza.

Approvato anche il nuovo regolamento riguardante gli Uffici di diretta collaborazione del Ministro della Salute.

Il Ministro della salute è "l'organo di direzione politica del Ministero della salute e avvalendosi degli uffici di diretta collaborazione, ne determina gli indirizzi e gli obiettivi, verificando la rispondenza ai medesimi dei risultati e dei metodi dell'azione amministrativa e della gestione".

Per quanto riguarda gli uffici di Gabinetto, si specifica che il capo di Gabinetto "è scelto fra magistrati ordinari, amministrativi o contabili, avvocati dello Stato, consiglieri parlamentari, personale della carriera direttiva della Presidenza della Repubblica o della Corte costituzionale, dirigenti di ruolo di livello generale delle pubbliche amministrazioni, nonché fra professori universitari di ruolo nell'area delle scienze giuridiche, - ovvero fra soggetti, anche estranei alla pubblica amministrazione, in possesso di capacità tecniche e professionali di elevato grado, adeguate alle funzioni da svolgere, avuto riguardo ai titoli professionali, culturali e scientifici e alle esperienze maturate". Il Ministro potrà poi nominare, con proprio decreto, fino a due vice capi di Gabinetto, di cui uno con funzioni vicarie, scelti tra i consiglieri ed esperti giuridici.

Quanto alle segreterie, il capo della segreteria e il segretario particolare sono scelti fra persone, anche estranee alla pubblica amministrazione, sulla base di un rapporto fiduciario con il Ministro. Il capo della segreteria, oltre a dirigere e coordinare la segreteria, coadiuva e assiste il Ministro negli organismi cui partecipa e assolve, su suo mandato, compiti specifici riguardanti l'attività istituzionale e i rapporti politici del medesimo. Il segretario particolare ha invece il compito di curare l'agenda e la corrispondenza del Ministro, nonché i rapporti personali dello stesso nello svolgimento dei compiti politici ed istituzionali connessi al suo incarico.

Il capo della segreteria tecnica, che assicura al Ministro il supporto tecnico necessario per l'elaborazione e il monitoraggio delle linee di indirizzo e delle politiche riguardanti le attività del Ministro, è scelto tra soggetti, anche estranei alla pubblica amministrazione, in possesso di comprovati titoli professionali e culturali.

Il capo dell'ufficio legislativo è scelto fra magistrati ordinari, amministrativi o contabili, avvocati dello Stato, consiglieri parlamentari e di altri organi costituzionali, dirigenti delle pubbliche amministrazioni, professori universitari di ruolo - nell'area delle scienze giuridiche, avvocati e altri operatori professionali del diritto, anche estranei alla pubblica amministrazione, in possesso di adeguata capacità ed esperienza nel campo della consulenza giuridica e legislativa e della progettazione e produzione normativa. Il Ministro può nominare, con proprio decreto, un vice capo dell’ufficio legislativo scelto tra i consiglieri ed esperti giuridici. Il capo dell'ufficio legislativo si raccorda con il consigliere del Ministro per gli affari giuridici, ove nominato.

Il capo dell'ufficio stampa è scelto fra giornalisti professionisti, in possesso di comprovata esperienza maturata nel campo della comunicazione istituzionale o dell'editoria. Il Ministro può nominare un portavoce, che, in collaborazione con l'ufficio stampa, cura i rapporti di carattere politico-istituzionale con gli organi di informazione.

Le segreterie dei Sottosegretari di Stato operano alle dirette dipendenze dei rispettivi Sottosegretari, garantendo il necessario raccordo con gli altri uffici di diretta collaborazione e con gli uffici del Ministero.

A ciascuna segreteria dei Sottosegretari di Stato sono assegnate, al di fuori del contingente complessivo, oltre al capo della segreteria, fino a un massimo di otto unità di personale, compreso il segretario particolare se individuato dal Sottosegretario, scelte tra dipendenti del Ministero ovvero di altre pubbliche amministrazioni, in posizione di aspettativa, comando, fuori ruolo o in altre analoghe posizioni previste nei rispettivi ordinamenti.

Il contingente di personale degli uffici di diretta collaborazione è stabilito complessivamente in centoventi unità.

Viene infine disciplinato sia il trattamento economico per questo personale che la funzionalità dell'Organismo indipendente di valutazione della performance.



08 settembre 2023
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