“È stato abrogato l'ultimo divieto reale del Covid”. Lo ha detto il ministro della Salute Orazio Schillaci alla fine del consiglio dei ministri riferendosi all’abrogazione della norma sull'isolamento per i malati di Covid. “L'andamento epidemiologico, i vaccini e i farmaci non rende necessaria questa misura che era ampiamente disattesa. È una norma di buon senso, il ministero della salute continuerà ad osservare e se necessario adotterà tutte le misure necessarie” ha concluso Schillaci. Sarà quindi possibile uscire di casa e andare al lavoro con la malattia in corso, nessun obbligo di mascherina Ffp2 al chiuso o in presenza di assembramenti. Via anche l'obbligo quotidiano per Regioni e province autonome di comunicare i dati sui contagi al ministero della salute e all'Iss: una nuova periodicità verrà stabilita da ministero.
“THE END! Su impulso del Ministro Schillaci, oggi, anche dal versante legislativo, il Consiglio Dei Ministri porrà la parola fine alla pandemia. Mai più obblighi, sanzioni e restrizioni. Centrale e fondamentale sarà il senso di responsabilità di ciascuno di noi. Italia Paese maturo!”. Lo scrive su Facebook il direttore generale della prevenzione del ministero della Salute, Francesco Vaia.
Le principali misure per la sanità approvate dal Cdm:
Disposizioni in materia di isolamento, autosorveglianza e monitoraggio della situazione epidemiologica
Si interviene sulle disposizioni volte al contenimento della diffusione dell’epidemia da COVID-19. Si abroga la disciplina relativa alle misure concernenti l’isolamento per le persone risultate positive al SARS-CoV-2 e il regime di autosorveglianza per i contatti stretti con soggetti confermati positivi. Resta fermo in ogni caso il potere del Ministro della salute di emettere ordinanze di carattere contingibile e urgente in materia di igiene e sanità pubblica.
Disposizioni per il recupero dalle tossicodipendenze e dalle altre dipendenze patologiche
Si prevede che la quota parte di spettanza statale del gettito dell’otto per mille dell’IRPEF, riferita a scelte non espresse dai contribuenti, oggetto di ripartizione nell’anno 2023, sia utilizzata prioritariamente per finanziare interventi straordinari per il recupero dalle tossicodipendenze e dalle altre dipendenze patologiche, sulla base di domande presentate entro il 31 ottobre 2023 e, per la parte eventualmente rimanente, in proporzione alle scelte espresse.
Inoltre, si specifica che le risorse a diretta gestione statale riferite a scelte non espresse dai contribuenti e oggetto di ripartizione negli anni dal 2024 al 2027 possono essere utilizzate anche per interventi volti al recupero dalle tossicodipendenze e dalle altre dipendenze patologiche.
La medesima finalità del recupero dalle tossicodipendenze e dalle altre dipendenze patologiche entra a far parte a regime, dalla dichiarazione dei redditi per il 2023, delle scelte che possono essere compiute dai contribuenti nel destinare il proprio otto per mille allo Stato.