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Decreto Balduzzi. Il nuovo testo licenziato dall'Affari Sociali. Lunedì in Aula. Fiducia?


Pubblichiamo il testo inviato all'Aula del decreto sanità come emerso dall'esame della Commissione Affari Sociali della Camera. Molte le novità rispetto al decreto originale. Riscritti completamente gli articoli 1 (cure primarie) e 4 (Governo clinico e dirigenza). Si infittiscono le voci su possibile voto di fiducia.

12 OTT - La Commissione Affari Sociali della Camera ha concluso mercoledì sera l'esame del decreto legge Balduzzi. Oggi sono stati trasmessi i pareri delle altre Commissioni (manca solo la Bilancio il cui parere sarà trasmesso direttamente all'Aula) e il testo è stato quindi inviato all'Aula. Molte le modifiche apportate nel testo licenziato oggi dalla Commissione e inviato alla Camera.
 
In particolare sono stati completamente riformulati l'art. 1 sulle cure primarie e l'art. 4 sul Governo Clinico e la dirigenza sanitaria. Ma sono stati aggiunti anche articoli e commi completamente nuovi in altre parti del decreto.
 
Ecco il nuovo testo. Una volta sbarcato in Aula potranno comunque essere presentati nuovi emendamenti che potrebbero stravolgere ulteriormente il decreto. Anche per questo sia i relatori della Commissione Affari Sociali Barani e Turco, che lo stesso ministro Balduzzi (anche se più prudentemente), non escludono riservatamente la possibilità che si possa arrivare ad un voto di fiducia, magari su un maxiemendamento riscritto dal Governo sulla base degli orientamenti emersi dal lavoro parlamentare.
 
"La Commissione Affari sociali alla Camera ha dimostrato assoluta responsabilità ed enorme sensibilità nell'analisi di un provvedimento storico per la sanità". Così in una nota Lucio Barani (Pd) uno dei due relatori in Commissione. "In un'ottica dialettica tesa al confronto - sottolinea Barani - che, oltre ai due relatori, ha visto protagonista lo stesso ministro Balduzzi, assiduamente presente, sono infatti stati approvati un numero considerevole di emendamenti. I numeri delle modifiche apportate - aggiunge l - (34 emendamenti presentati rispettivamente da Pdl e Pd, 6 dall'Udc, 7 dalla Lega Nord, 2 dal gruppo Misto-Api, 1 da Popolo e Territorio) sono la chiara conferma dell'atteggiamento di totale apertura che ha accompagnato i lavori della Commissione che ha recepito gran parte delle proposte giunte dai vari Gruppi. Un numero importante di emendamenti approvati - conclude Barani - cui si aggiungono i 20 presentati dai relatori per recepire i pareri delle altre commissioni, al fine di migliorare quanto più possibile il testo già ottimo uscito da palazzo Chigi".
 
“Ancora una volta il Pd ha messo tutte le sue energie per sostenere delle misure proposte dal Governo e che vanno incontro alle esigenze dei cittadini. Sono soddisfatta per il lavoro svolto in Commissione sul decreto sanitario del ministro Balduzzi”. Questo il primo commento di Livia Turco (Pd), l'altra relatrice del provvedimento in commissione Affari Sociali. “Attraverso un importante dialogo tra le forze politiche – prosegue - e recependo le osservazioni delle Regioni, delle professioni e di tanti interlocutori sociali abbiamo messo appunto, d’intesa con il Ministro, un provvedimento che consentirà l’ammodernamento e la qualificazione del sistema sanitario. Voglio sottolineare, in particolare, l’importanza dell’art. 1 relativo al sistema delle cure primarie che consentirà alle Regioni di costruire una medicina vicina ai cittadini. Altrettanto importante è la parte relativa al governo clinico, dove sono valorizzate le professioni sanitarie e dove sono previste misure per promuovere finalmente il merito e la trasparenza nella selezione dei direttori generali e dei primari. Ci auguriamo che la commissione Bilancio consenta di mantenere in vigore le norme che prevedono per le Regioni sottoposte al piano di rientro la deroga al blocco del turn over nell’assunzione del personale: devono poter fare infatti le assunzioni necessarie per garantire i livelli essenziali di assistenza. Viene inoltre migliorata la tutela dei minori per quanto attiene l’uso delle bevande alcoliche e il gioco d’azzardo. Ci aspettiamo ora che le risorse siano congrue altrimenti questo provvedimento rimarrà un semplice manifesto.” 
 

12 ottobre 2012
© Riproduzione riservata

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