“Ho disposto, con ordinanza, tamponi antigenici Covdi19 obbligatori, e relativo sequenziamento del virus, per tutti i passeggeri provenienti dalla Cina e in transito in Italia. La misura si rende indispensabile per garantire la sorveglianza e l’individuazione di eventuali varianti del virus al fine di tutelare la popolazione italiana. Riferirò più dettagliatamente nel corso del Consiglio dei Ministri convocato oggi”. E’ quanto dichiara il Ministro della Salute, Orazio Schillaci che al termine del Cdm sottolinea: “Abbiamo fatto un'ordinanza del Ministero per far sì che ci sia l'obbligatorietà dei tamponi per i passeggeri in arrivo dalla Cina. È fondamentale nel caso di un tampone positivo poi sequenziarlo e vedere quali sono le varianti presenti. Noi siamo molto tranquilli, speriamo che le varianti siano già presenti sul territorio nazionale. Questo sarebbe un dato molto confortante”.
“La misura – ha detto il Ministro - è quella del tampone a chi viene dalla Cina. Questo aumento di incidenza in Cina è stato legato al fatto che dopo un lungo periodo di lockdown c'è stata un improvviso allentamento delle misure. Oltretutto i vaccini cinesi evidentemente sono stati poco efficaci, quindi pensiamo che ci sia un grande numero di contagi in Cina. I dati delle autorità cinesi oggi non sono pubblicati, quindi per maggiore sicurezza siamo i primi in Europa e faremo questo tipo di attività”.
“Abbiamo mandato una lettera al commissario europeo per la salute per far presente che abbiamo preso questo provvedimento e che sarebbe molto utile avere un raccordo a livello europeo e simili iniziative su tutto il territorio europeo”.
Il Ministro “già dalle prime notizie”, come riferisce una nota del dicastero, “sta seguendo con la massima attenzione gli sviluppi della nuova ondata Covid19 in Cina. Da venerdì scorso si è confrontato con la Cabina di regia dell’ISS per il monitoraggio sull’andamento dei contagi Covid19”.
“Da sabato 24 dicembre a oggi - prosegue la nota - il Ministro ha seguito con attenzione l’esito dell’esecuzione dei tamponi sui passeggeri in arrivo a Malpensa provenienti dalla Cina e ha raccomandato il sequenziamento di tutte le varianti che possono emergere dai tamponi”.
“La sorveglianza e la prevenzione, attraverso il sequenziamento - spiega il ministero - sono fondamentali per individuare con tempestività eventuali nuove varianti che possano destare preoccupazione e che, al momento, non risultano in circolazione in Italia”.
Il Ministro Schillaci, inoltre, è in contatto da giorni anche con le autorità competenti degli altri Stati Ue per definire strategie condivise.
Ecco cosa prevede l’ordinanza di Schillaci:
Ai fini della identificazione e del contenimento della diffusione di possibili varianti del virus Sars-Cov2, a tutti i soggetti in ingresso dalla Cina si applica la seguente disciplina:
a) obbligo di presentazione al vettore all'atto dell'imbarco e a chiunque sia deputato ad effettuare i controlli, della certificazione di essersi sottoposti, nelle settantadue ore antecedenti l'ingresso nel territorio nazionale, ad un test molecolare, o, nelle quarantotto ore antecedenti, ad un test antigenico effettuati per mezzo di tampone con risultato negativo;
b) obbligo di sottoporsi ad un test antigenico, da effettuarsi per mezzo di tampone, al momento dell'arrivo in aeroporto, ovvero, qualora ciò non fosse possibile, entro quarantotto ore dall'ingresso nel territorio nazionale presso l'azienda sanitaria locale di riferimento;
c) in caso di esito positivo del test antigenico, obbligo di sottoporsi immediatamente ad un test molecolare ai fini del successivo sequenziamento e ad isolamento fiduciario nel rispetto della normativa vigente;
d) obbligo di effettuare un ulteriore test antigenico o molecolare con esito negativo per porre termine al periodo di isolamento.
Chi è esente. A condizione che non insorgano sintomi di COVID-19, le disposizioni non si applicano ai minori di sei anni, ai membri dell'equipaggio e al personale viaggiante dei mezzi di trasporto di persone e merci, ai funzionari e agli agenti, comunque denominati, dell'Unione europea o di organizzazioni internazionali, agli agenti diplomatici, al personale amministrativo e tecnico delle missioni diplomatiche, ai funzionari e agli impiegati consolari, al personale militare, compreso quello in rientro dalle missioni internazionali, e delle Forze di Polizia, al personale del Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica e dei Vigili del fuoco nell'esercizio delle loro funzioni.