“Ci stiamo lavorando, nel rispetto dei pazienti”. Così il Ministro della Salute Orazio Schillaci rispondendo alla domanda di Quotidiano Sanità sulla scadenza (31 ottobre) dell’ordinanza di obbligo delle mascherine in ospedale e la possibilità di non prorogarla, a margine dell’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università Tor Vergata di Roma.
“Oggi la malattia - ha specificato - è completamente diversa da quella che c’era una volta e quindi stiamo vedendo di fare in modo che man mano ci possa essere un ritorno ad una maggiore liberalizzazione. Quello che mi preme è che tutti i malati che sono rimasti indietro in questi anni, penso alla prevenzione, agli screening e ai malati oncologici possano finalmente avere una sanità migliore, più equa, che non dipenda dalla disponibilità economica, da dove uno è nato o abita in Italia”.
Il Ministro ha poi parlato anche della Commissione d’inchiesta sul Covid richiesta dalla maggioranza e da alcuni partiti di opposizione: “Credo sia utile fare chiarezza su quanto successo dal punto di vista amministrativo, come ieri è stato detto chiaramente dal primo ministro Meloni, quello è l’aspetto più importante e tutte le forze politiche di maggioranza e di opposizione sono d’accordo. Andare a vedere cosa è stato fatto sugli acquisti. Credo che sia corretto per dare un segnale ai tanti malati. Da oggi i soldi pubblici saranno spesi in maniera attenta e oculata”.
Schillaci ha poi parlato anche di Università: “Sono stati 3 anni complicati dal Covid. Abbiamo dovuto cambiare da un giorno all’altro il modo di fare nelle Università. L’università è in presenza, è fatta di scambi tra tutte le componenti della comunità accademica. Ma devo dire che le università italiane sono state pronte. E oggi per me la maggiore soddisfazione è vedere un’aula piena di studenti che raccolgono i messaggi positivi della ricerca. E mi spingono a guardare con grande ottimismo Noi dobbiamo investire in ricerca e i giovani che sono le componenti più importanti a cui questo governo darà grande attenzione”.
Luciano Fassari