Incentivare la prevenzione delle dipendenze nel setting scolastico, innovare, ampliare e rendere omogenea la rete dei Servizi per le Dipendenze, monitoraggio dei canali digitali, identificazione precoce dei comportamenti a rischio correlati a internet e nuove tecnologie e identificare precocemente l’uso di nuove sostanze.
Sono solo alcuni dei molti obiettivi che si pone il nuovo Piano Nazionale per le Dipendenze 2022-2025 che il Governo, nonostante sia ormai prossimo al termine del suo mandato, ha comunque deciso di trasmettere a Regioni, Comuni e Province.
Un documento corposo che a distanza di 12 anni dall’ultima versione, costituisce l’esito della VI Conferenza Nazionale sulle Dipendenze – “Oltre le fragilità” nonché il “risultato di una sfida ambiziosa, di ampia condivisione e collaborazione fattiva e multilivello, tra Istituzioni ed esperti del settore”.
I lavori preparatori del PAND sono iniziati nel mese di marzo 2022 e hanno visto il coinvolgimento, secondo un modello partecipativo al quale l’Europa sta guardando con attenzione come buona pratica da diffondere tra i Paesi membri, di 271 Esperti, che si sono liberamente candidati e che rappresentano la multidimensionalità dell’articolato mondo delle dipendenze.
“Il Piano - scrive la Ministra per le Politiche della Famiglia, Fabiana Dadone - affronta l’area delle dipendenze secondo un approccio ampio, che cerca di coniugare la necessaria evoluzione dei servizi di prevenzione, riduzione del danno , cura e riabilitazione, con una visione ispirata ai corretti stili di vita individuali e ai determinanti di salute rappresentati dall’istruzione, l’abitazione, il lavoro, oltre alla sanità e al sociale. Allo stesso tempo centrali sono le azioni di contrasto alla diffusione delle sostanze e quelle dedicate ai presidi di deten- zione, così come le attenzioni alle condizioni di maggiore fragilità e marginalità”.
“Il PAND – spiega il capo del Dipartimento delle Politiche antidroga della Presidenza del Consiglio, Flavio Siniscalchi - rappresenta infatti la confluenza, in un’ottica pragmatica, dello straordinario lavoro portato avanti attraverso un articolato processo partecipativo al quale hanno preso parte tutti gli stakeholders di riferimento (tra cui Amministrazioni Centrali interessate ed il Gruppo Tecnico Interregionale Dipendenze) e costituisce uno strumento fondamentale per programmare le politiche dell’immediato futuro nel campo delle dipendenze, in maniera connessa e integrata con le risultanze dei tavoli di lavoro che, all’interno dei Ministeri competenti, si stanno occupando di approfondire il tema delle dipendenze nelle sue molteplici sfaccettature, dal contrasto, all’organizzazione dei servizi, all’inclusione sociale”.
La struttura del PAND, dettagliata in Linee Strategiche, Settori Trasversali e relativi Obiettivi, trae diretta ispirazione dal Piano UE, mentre le proposte identificate della VI Conferenza Nazionale sulle Dipendenze “Oltre le Fragilità” hanno costituito la base per delineare le Priorità e le Azioni contenute nel Piano.
Il Piano si basa su tre Linee Strategiche, rappresentanti le principali aree di policy che forniscono il quadro concettuale entro il quale si sviluppano gli undici Obiettivi Strategici da perseguire attraverso le Azioni del Piano:
Riduzione della domanda: prevenzione, trattamento e assistenza
Riduzione dell’offerta: garantire la sicurezza sociale
Affrontare i danni connessi alle droghe
Il Piano individua altresì, cinque Settori Trasversali e relativi Obiettivi, a sostegno delle Linee Strategiche:
- Livelli di attuazione della governance e cooperazione internazionale
- Formazione e ricerca
- Popolazioni specifiche
- Monitoraggio e valutazione
- Informazione e comunicazione
Le principali iniziative:
- Incentivare la prevenzione delle dipendenze nel setting scolastico
- Innovare, ampliare e rendere omogenea la rete dei Servizi per le Dipendenze”
- Costruire Linee di Indirizzo nazionali: per la definizione dei Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali; per l’attivazione o il potenziamento di equipe multiprofessionali stabili; per lo sviluppo di progetti personalizzati; per la presa in carico integrata e multidimensionale; per l’introduzione del Budget di Salute
- Favorire l’integrazione dei Ser.D con i servizi di bassa soglia in un’ottica di diagnosi e intervento precoce attraverso la definizione di Linee Guida nazionali, modelli di intervento, strategie operative
- Stanziare risorse vincolate per lo sviluppo del processo di riforma
- Istituire all’interno dei Servizi un’area riabilitativa con competenze e professionalità specifiche
- Costruire un percorso che superi le differenze nell’applicazione delle disposizioni vigenti a livello regionale anche in materia di patologie ammesse a rimborso e modalità prescrittive
- Smantellare i gruppi della criminalità organizzata legati al traffico di droga
- Rendere più efficace il monitoraggio dei canali digitali utilizzati per la distribuzione delle sostanze stupefacenti e aumentare, in stretta collaborazione con il settore privato, i sequestri di sostanze illecite introdotte clandestinamente attraverso tali canali
- Identificare precocemente l’uso di nuove sostanze
- Sviluppare programmi di aggiornamento, sensibilizzazione e identificazione precoce dei comportamenti a rischio correlati a internet e nuove tecnologie.
L.F.