Favorire l’adozione di modelli condivisi, innovativi e sostenibili per la gestione delle cronicità. È l’obiettivo del PON GOV Cronicità 2018-2023, progetto del ministero della Salute, finanziato con i fondi del programma PON GOV Capacità Istituzionale 2014-2020, guidato strategicamente dalla Direzione Generale della Programmazione Sanitaria, in collaborazione con le altre Direzioni competenti per materia con il coinvolgimento dei principali stakeholder di riferimento e di tutte le Regioni italiane, e con il supporto tecnico-scientifico dell’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (AGENAS).
Il Pon Gov Cronicità, delineato sulle esigenze del Piano Nazionale della Cronicità, nasce con l’intento di rispondere alle sfide poste dal progressivo invecchiamento della popolazione e il conseguente aumento delle patologie croniche, che in Italia riguardano 24 milioni di persone, ponendosi come precursore degli obiettivi di riforma contenuti nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) che, con la Missione 6, intende contribuire al rafforzamento dell’assistenza territoriale attraverso un forte impulso all’ammodernamento delle dotazioni tecnologiche.
Obiettivi del PON GOV sono dunque una più efficace gestione dei pazienti affetti da malattie croniche sfruttando le potenzialità ICT (Information and Communication Technologies); l’individuazione di nuove pratiche nella sfida alla cronicità, sia a livello nazionale sia a livello regionale, per migliorare la presa in carico del paziente e l’offerta delle cure; l’efficientamento della pianificazione e della gestione delle risorse da parte delle Regioni per la gestione della cronicità con strumenti metodologici innovativi.
L’organizzazione
Per raggiungere questi obiettivi è stata definita una governance molto articolata che coinvolge, a diversi livelli, tutti i principali attori del panorama sanitario e, non da ultimo, il cittadino. È stato quindi costituito un Comitato Guida Interdirezionale composto dalle diverse direzioni generali del ministero con il compito di dettare l’orientamento delle varie attività da svolgere; un Advocacy Group formato dai principali stakeholder di settore, indicati dal Ministero e una Rete dei Referenti regionali per la cronicità e l’ICT con la partecipazione di tutti i rappresentati delle Regioni in materia di cronicità e di ICT che rappresenta il luogo di confronto delle varie operatività per la realizzazione del progetto. A supporto del ministero della Salute, oltre ad Agenas, anche un Nucleo Tecnico Centrale (NTC) che svolge un ruolo di facilitatore a livello centrale. Per il territorio invece, si è vista la costituzione di un Nucleo Tecnico Territoriale (NTT) i cui esperti, in loco, lavorano a supporto delle Regioni svolgendo le attività necessarie alla realizzazione pratica degli interventi e il trasferimento degli strumenti individuati con il supporto della rete dei referenti regionali per la cronicità e l’ICT.
La metodologia
Tre le direttrici del percorso progettuale: analisi, confronto e valutazione delle esperienze regionali basate sull’ICT già in corso al fine di far emergere buone pratiche; modellizzazione delle best practice e definizione di criteri e condizioni di trasferibilità; supporto all’adattamento di pratiche innovative e al change management per rendere efficaci gli investimenti.
L’attività di emersione delle buone pratiche nei diversi sistemi sanitari regionali ha portato all’individuazione di 19 macro temi trasversali per la pianificazione di processi di riorganizzazione, implementazione e valorizzazione di modelli innovativi per la gestione della cronicità. Tra queste 19 componenti, le Regioni hanno individuato tre ambiti prioritari di intervento: la telemedicina, l’assistenza domiciliare integrata (ADI) e la presa in carico del paziente e la costituzione di PDTA sulla cronicità. Sono stati dunque organizzati tre tavoli di lavoro tematici corrispondenti che hanno visto la partecipazione di tutte le regioni e il cosiddetto “Tavolo Zero”, un primo momento di confronto tra il ministero della Salute, il Nucleo Tecnico Centrale, Agenas e tutte le regioni italiane in cui sono state presentate sei esperienze regionali virtuose.
A che punto siamo
Il progetto ha portato alla costituzione di una vera e propria Comunità di pratica fatta da un pool di esperti, professionisti della sanità, e responsabili regionali che hanno maturato una conoscenza condivisa in materia di malati cronici e aperta agli operatori e alla Amministrazioni.
Non solo. E’ stato prodotto un Manuale Operativo che rappresenta un importante strumento per tutte le amministrazioni locali perché racchiude i modelli innovativi di cura che integrano i sistemi ICT e pone le basi per una corretta pianificazione strategica in materia di gestione della cronicità, in linea con gli investimenti del PNRR.
A breve sarà operativa la Piattaforma della cronicità, un vero e proprio strumento di rappresentazione strutturato e organizzato che raccoglie e restituisce metodi, tecniche e modelli di sanità digitale di comprovata efficacia applicati alla cronicità e contiene le schede tecniche di dettaglio delle best practice e dei modelli innovativi digitali per la presa in carico della cronicità, raggruppati per settore tematico.