Decreto Balduzzi. Troise (Anaao): “Promosso, ma con riserva di verifica”
Il decreto per l'Anaao Assomed contiene buone intenzioni, che vanno però "verificate alla prova dei fatti e sfrondate da pregiudizi e condizionamenti che rischierebbero di mettere in ombra gli aspetti positivi". A cominciare dall’intramoenia allargata appesantita da oneri burocratici ed economici.
27 AGO - “La bozza di decreto al di la dell’eterogeneità degli argomenti contiene alcuni aspetti che valutiamo positivamente, ma che devono essere corretti in sede di conversione”.
È questo il commento di Costantino Troise, segretario nazionale dell’Anaao Assomed alla bozza di decreto che approderà al prossimo Consiglio dei Ministri del 31 agosto.
In particolare, per Troise è apprezzabile il “tentativo di trovare una soluzione strutturale al problema dell’intramoenia allargata” superando così il regime delle proroghe che ormai va avanti da 12 anni. Ma al di là di questo per Troise “il rischio è che l’istituto venga appesantito di oneri burocratici ed economici che possono renderlo meno attraente sia per i medici sia per i cittadini”. Infatti “è previsto un incremento delle tariffe a carico dei cittadini del 5% che va ad aggiungersi a quello che Regione e aziende hanno già introdotto. Sono previste delle condizioni quali il limite di fatturato, e c’è una rete telematica da mettere in pista a carico totale del medico senza alcuna possibilità di detrazione fiscale”. Sotto questi aspetti quindi la norma va modificata: “Se parliamo di un dritto non lo si può condizionare ad una serie di questioni che nulla hanno a che fare con il diritto stesso”.
Apprezzabile anche il tentativo di intervenire sulla responsabilità professionale. Ma anche qui, ha aggiunto Troise, siamo nel campo di intenzioni che vanno verificate: “È sancita una commissione che deve rendere difficile per le assicurazioni negare una polizza ai medici. Questo è incomprensibile: se c’è un obbligo da parte dei medici ad assicurarsi dovrebbe esserci anche un obbligo per le compagnie ad assicurare i professionisti. Il rischio è addirittura quello di non poter svolgere attività professionale”.
Ci sono poi alcuni punti positivi come quelli che riprendendo i contenuti del Ddl sul governo clinico cercano di accelerare questioni attese da anni. C’è infine anche un tentativo di ripensare il ruolo della medicina generale, “ma che è rinviato all’accordo collettivo nazionale che a oggi è bloccato e se non cambia qualcosa riprenderà solo nel 2015”.
Tirando le somme, per il segretario dell’Anaao il decreto “contiene buone intenzioni, che vanno verificate alla prova dei fatti e sfrondate da pregiudizi e condizionamenti che rischierebbero di mettere in ombra gli aspetti positivi”.
27 agosto 2012
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