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Pnrr. Approvato in Stato-Regioni lo schema per i Contratti istituzionali di Sviluppo. Se una Regione non rispetta gli obiettivi al Governo poteri sostitutivi


Dopo un mese di confronto arriva l’ok in Stato-Regioni allo schema dei contratti istituzionali di sviluppo che ogni regione dovrà sottoscrivere entro il 31 maggio 2022 col Ministero della Salute. Nello schema in sostanza ogni regione dovrà inserire il proprio Piano operativo (già presentati entro il 28 febbraio) con il cronoprogramma degli interventi. IL DOCUMENTO

30 MAR - Dalle Case della comunità all’assistenza domiciliare passando per l’ammodernamento tecnologico e lo sviluppo della Telemedicina arrivano dal Ministero della Salute le indicazioni alle Regioni su come compilare i Contratti istituzionali di sviluppo ai fini del Pnrr da sottoscrivere entro il 31 maggio 2022. Dopo la prima stesura del testo che avevamo anticipato il mese scorso il Ministero della Salute e le Regioni si sono confrontate ed è emerso un nuovo testo su cui è stata oggi raggiunta l’intesa nella Conferenza Stato-Regioni.
 
Il Contratto di sviluppo è fondamentale per l’attuazione del Pnrr anche perché in totale tra fondi del recovery e fondo complementare stiamo parlando di un impatto complessivo circa 10 miliardi di euro che già sono stati ripartiti con precedenti decreti. Nello schema in sostanza ogni regione dovrà inserire il proprio Piano operativo (che in ogni caso prima della stesura del contratto vero e proprio sono stati presentati entro il 28 febbraio) con il cronoprogramma degli interventi.
 
Ogni regione, come soggetto attuatore, dovrà nominare un referente unico del contratto. Al Ministero della salute spetta invece il compito primario di presidiare e vigilare sull’esecuzione, in modo costante, tempestivo ed efficace, degli interventi che compongono le misure del PNRR di competenza e di garantire il raggiungimento dei relativi risultati (target e milestone), il cui conseguimento, secondo le tempistiche stabilite, rappresenta la condizione abilitante per il rimborso delle risorse da parte della Commissione Europea. Per farlo il Ministero ha istituito un’Unità di missione a cui capo c’è Stefano Lorusso e in ogni caso per una parte degli interventi sulla sanità territoriale si avvarrà anche di Agenas.

Inoltre per assicurare la governance e il controllo dell’attuazione del Contratto è istituito un Tavolo Istituzionale presieduto dal Ministro della salute, o da suo delegato, e composto dal Presidente della Regione/Provincia Autonoma, o da suo delegato, e dal Ministro dell’economia e delle finanze, o da suo delegato.
 
Il Tavolo avrà un ruolo decisivo perché dovrà:
a) valutare l’andamento delle attività e il rispetto degli impegni previsti dal presente Contratto;
b)  verificare, con periodicità almeno semestrale, lo stato di attuazione del Piano Operativo.
c)  approvare eventuali successive rimodulazioni delle schede intervento e dei finanziamenti, proposte dal RUC, ed eventualmente modificare il Piano Operativo, alla luce degli esiti conseguenti all’attuazione dei singoli interventi che lo compongono;
d)  approvare le proposte di definanziamento, eventualmente necessarie.
 
Ma non solo con voto anche a maggioranza sarà il Tavolo ha decidere se dovranno scattare i poteri sostitutivi del Governo nei confronti della Regione.
 

30 marzo 2022
© Riproduzione riservata

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