Dispositivi medici. Ai blocchi di partenza la nuova rete di vigilanza
Trasmesso alle Regioni il decreto firmato dal sottosegretario Pierpaolo Sileri che dà il via alla rete che ha come obiettivo quello di “garantire uno scambio tempestivo di informazioni tra Ministero e Regioni inerentemente agli incidenti e le azioni di sicurezza che coinvolgono dispositivi medici e dispositivi medico-diagnostici in vitro”. IL TESTO
25 GEN - Sempre più vicina l’istituzione della Rete nazionale per la dispositivo-vigilanza. È stato trasmesso dal Ministero alla Salute alle Regioni il decreto firmato dal sottosegretario
Pierpaolo Sileri che dà il via alla rete che ha come obiettivo quello di “garantire uno scambio tempestivo di informazioni tra Ministero e Regioni inerentemente agli incidenti e le azioni di sicurezza che coinvolgono dispositivi medici e dispositivi medico-diagnostici in vitro”. Il decreto è composto da 11 articoli e a febbraio è prevista una riunione tecnica.
I soggetti coinvolti nella rete sono gli operatori sanitari, il responsabile locale della vigilanza, il responsabile regionale della vigilanza e il Ministero della Salute. Fondamentale sarà poi il sistema informativo. Nel provvedimento viene stabilito un tempo massimo per la segnalazione di un incidente grave che non dev’essere superiore a 10 giorni da quando si è venuti a conoscenza dell’evento, prendendosi altresì per la validazione della segnalazione ad opera del responsabile locale un termine di 3 giorni lavorativi decorrenti dalla notifica.
25 gennaio 2022
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