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Payback farmaceutico. Grillo (M5S): “Stop a trattativa Regioni-Farmindustria. Non si regalino 300 mln a imprese”


L’ex Ministra della Salute contro l’accordo transattivo cui stanno lavorando Enti locali e imprese per chiudere la partita sul biennio 2019-2020. “Se trattativa confermata, delegittimerebbe tutta la struttura normativa implementata, concedendo a Big Pharma uno sconto che equivale a una riduzione delle entrate per le regioni pari a circa 300 milioni di euro”

17 DIC - “Apprendo in queste ore che è in atto una trattativa tra Regioni e aziende farmaceutiche per il pagamento degli sforamenti del tetto di spesa dell'assistenza farmaceutica per gli acquisti diretti per gli anni 2019 e 2020. Mi ero occupata di questi aspetti nel corso del mio mandato al Ministero adottando delle norme nella Legge di bilancio 2019, art. 1 commi 574 e seguenti e nella legge 30 dicembre 2018 n. 145 che hanno introdotto nell'ordinamento un nuovo sistema di riparto degli sforamenti che semplifica le modalità di calcolo del ripiano delle quote a carico delle aziende. Come indicato anche da AIFA in una sua nota stampa, la bontà del modello è stata certificata dal TAR del Lazio che con una sentenza esemplare ha respinto i ricorsi presentati da alcune aziende farmaceutiche contro il procedimento di calcolo del payback farmaceutico adottato dall’Agenzia per l’anno 2019”. Così in una nota Giulia Grillo, deputata del Movimento 5 stelle.

“Quelli sul payback del Tribunale Amministrativo di Roma - continua Grillo - sono provvedimenti in netta discontinuità con quelli relativi agli anni precedenti. Con questi presupposti non si capisce quale sia la logica della trattativa in atto tra Regioni e Aziende che, se confermata, delegittimerebbe tutta la struttura normativa implementata, concedendo a Big Pharma uno sconto che equivale a una riduzione delle entrate per le regioni pari a circa 300 milioni di euro”.

“Per altro - conclude la deputata pentastellata - la Corte dei Conti nella sua audizione al Senato, in merito alla legge di Bilancio 2022, nella parte relative alla farmaceutica, sottolinea come ‘l’eliminazione nel disegno di legge di bilancio 2022 della previsione normativa che condiziona l’aggiornamento dei tetti all'integrale pagamento, da parte delle aziende farmaceutiche, degli oneri per il ripiano degli sfondamenti, a partire da quelli verificati nel 2019, desta qualche perplessità’. Spero che il Governo intervenga e non lasci ambiguità su queste importanti tematiche che interessano in modo importante la vita dei cittadini”.

17 dicembre 2021
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