Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Mercoledì 17 LUGLIO 2024
Governo e Parlamento
segui quotidianosanita.it

Pma Croazia/2. Gallo (Radicali): "Norme liberali. Ci dovremmo ispirare a loro" 

di Stefano Simoni

Filomena Gallo, segretario dell’Associazione Luca Coscioni, ritiene la legge croata sulla Pma condivisibile. E nota come la cattolica Croazia sia riuscita ad approvare una norma così aperta mentre i nostri parlamentari “paladini del Vaticano” si siano dimostrati inadatti a legiferare sui temi etici.

17 LUG - Avvocato Gallo la scorsa settimana il governo croato ha approvato una legge in materia di Pma che è decisamente liberal. Che idea si è fatta?
Non l’ho letta nel dettaglio e quello che so l’ho appreso dalla stampa. Però da quello che ho visto mi sento di dire che è una legge condivisibile. È una legge liberale come dovrebbe essere una legge che riguarda tematiche connesse alla salute.
 
Il governo croato nel difendere la legge ha fatto capire che si tratta di un’opportunità per le coppie dicendo che non è un obbligatorio sottoporvisi. Questo mi sembra un principio importante. Lo condivide?
Si, anche se in materia sanitaria questo principio, anche in Italia, vige per tutte le altre patologie che non siano l’infertilità e la sterilità. Qualsiasi persona che ha un problema di salute può scegliere di rivolgersi alla medicina per avere un aiuto. Non c’è l’obbligo. I trattamenti obbligatori sono previsti solo per gli incapaci di intendere e di volere.
 
È interessante notare che lo Stato croato ha emanato una legge decisamente più permissiva nonostante avesse già una normativa in materia molto più simile alla nostra.
Si perché riconosce un principio di diritto alle cure che deve essere universale. Anche la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha precisato più volte che gli Stati non hanno l’obbligo di legiferare su queste materie ma nel momento in cui lo fanno devono rispettare il diritto all’autodeterminazione, alla scelta delle cure e al principio di uguaglianza.
 
La Croazia è paese cattolico eppure il governo è riuscito ad approvare una legge “liberal” nonostante la forte opposizione della Chiesa. Come mai secondo lei?
So, da quello che ho letto, che è intervenuto anche l’Arcivescovo e so che ci sono stati movimenti molto contrari alla legge. Ma a differenza di quello che avviene in Italia, dove anche se abbiamo l’articolo 7 della Costituzione che stabilisce la separazione tra ordine religioso e ordine temporale, lì la separazione è rispettata mentre in Italia il Vaticano chiama e il Parlamento risponde essendoci parlamentari che si fanno paladini dei temi sensibili ed etici.
 
Come valuta l’obbligo dei genitori ad informare i figli appena questi divengono maggiorenni di come sono stati concepiti e se la fecondazione è stata di tipo eterologa rivelando l’identità dei genitori biologici?
Il Comitato nazionale di bioetica in Italia si è pronunciato in tal senso prevedendo anche tale ipotesi. Non sono convinta sul principio dell’obbligo specie se siamo di fronte a tecniche omologhe.
 
In caso invece di ricorso a tecniche eterologhe?
Altri Paesi hanno legiferato prevedendo il non anonimato del donatore con un’autority che disciplina anche l’incontro tra nato e donatore che non acquista evidentemente nessuna relazione giuridica con il nato. È chiaro che però deve essere prevista una preparazione di tipo psicologico, un supporto. Non si può semplicemente stabilire un obbligo devono essere previste delle tutele ma non conoscendo la legge nel dettaglio non posso commentare andando oltre.
 
Si prevede anche la donazione di embrioni.
Questa è prevista anche in altri Paesi, ad esempio la Spagna, dove si è stabilito che per avere più certezze nella riuscita della tecnica si possa impiantare un embrione crioconservato.
 
Mi pare di capire che per lei si tratti di una buona legge. Può essere d’ispirazione nell’ipotesi che il legislatore decida, visto che se ne parla, di rimettere mano alla legge 40?
Se in otto anni nessun Parlamento ha avuto la capacità di modificare la legge è meglio che si occupi di altre materie piuttosto che della fecondazione assistita. La legge 40 è stata modificata dalla Corte Costituzionale e l’interpretazione del testo nella sua applicazione è stata data dai tribunali. Il legislatore ha avuto più volte l’occasione di intervenire su questo testo ma non l’ha fatto e mi auguro che non lo faccia. La classe politica è totalmente incompetente su questi temi.

17 luglio 2012
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Governo e Parlamento

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy