Corte dei Conti: federalismo fiscale può produrre squilibri territoriali
22 FEB - A dirlo è stato presidente della Corte dei Conti, Luigi Giampaolino, nel corso della sua relazione in occasione dell’inaugurazione dell’Anno Giudiziario 2011. Se il federalismo fiscale – ha detto – con il decentramento delle funzioni e l’aumento delle responsabilità, per gli enti locali, può svolgere un ruolo positivo può però comportare anche rischi di “squilibri territoriali” del gettito fiscale e anche il rischio di aumento della tassazione.
La relazione di Giampaolino, letta alla presenza del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e delle più alte cariche istituzionali, sottolinea l’auspicio, grazie al federalismo fiscale, di offrire da un lato, “un volano finanziario per specifici interventi di riqualificazione del territorio” e, dall’altro, di “rappresentare una importante opportunità per rivedere e potenziare le possibilità di utilizzo di un patrimonio spesso trascurato o messo a reddito in maniera inadeguata”.
Il presidente della Corte dei Conti ha inoltre ribadito quanto già detto in sede di audizione in Parlamento sull’Imu, il nuovo tributo unico municipale: “ci sono profili di positività – ha detto – del ridisegno proposto”, pur ponendo l’attenzione “su alcune osservazioni critiche” riguardanti “la coerenza del disegno con gli obiettivi ed i criteri della legge delega”, la “reale fattibilità dei risultati attesi” e la “sostenibilità delle soluzioni proposte”.
Perchè il rischio è che si creino “squilibri in termini della dislocazione territoriale del gettito fiscale e di incertezza sulla sua effettiva invarianza”.
22 febbraio 2011
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