Chirurghi ospedalieri: “Il tempo della legge del taglione è finito”
21 OTT - “Siamo sinceramente stupiti dalle dichiarazioni coordinatore del Tribunale dei Malati-Cittadinanzattiva
Tonino Aceti sulla responsabilità del personale sanitario. La petizione "chi sbaglia in sanità paghi", sembra più uno slogan preso in prestito dal Codice Hammurabi, che sanciva il principio della legge del taglione, piuttosto che il frutto di un ragionamento da paese avanzato dal punto di vista giuridico e legislativo. Il nostro obiettivo comune è migliorare la salute dei cittadini ed offrire prestazioni sanitarie di qualità sempre maggiore.
E’ non solo legittimo, ma sacrosanto avere a cuore la tutela dei cittadini, è il nostro stesso obiettivo, ma il modo in cui questo obiettivo viene perseguito ci lascia perplessi. Siamo sicuri delle buone intenzioni di Aceti, ma siamo preoccupati per le conseguenze delle sue parole, che offrono spazio a chi cerca di lucrare sul contenzioso medico-legale, creando un grave danno all’intero Ssn.
Acoi vuole offrire il proprio contributo al miglioramento della sanità ed al mantenimento del criterio di universalità delle cure. Per affrontare seriamente il problema della colpa medica è necessario avere una visione ampia del problema. L'esasperata concentrazione solo sull’aspetto risarcitorio in capo al medico non aiuta il confronto ed, anzi, favorisce interessi lobbistici che sono dannosi per tutti”.
Lo afferma, commentando le dichiarazioni di Aceti, il presidente dell’Acoi (Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani)
Diego Piazza.
21 ottobre 2015
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