Lamonica (Cgil): “Costi standard non siano scusa per ulteriori tagli, proteggere Regioni più povere”
06 OTT - "Il confronto tra Governo e Regioni sui costi standard in sanità non deve diventare la scusa per nuovi tagli e né per l'introduzione di strumenti grossolani e inadatti a un settore delicatissimo come quello dei servizi che devono garantire la salute e curare le persone". Così
Vera Lamonica, segretaria confederale della Cgil in una nota commenta l’incontro di ieri tra Regioni e Governo dove si è parlato di rafforzare i costi standard.
"Per definire gli standard - sostiene Lamonica - è necessario fissare alcune condizioni. Innanzitutto - spiega la dirigente sindacale - escludere nuovi tagli e guardare non solo ai bilanci ma soprattutto alla qualità dell’assistenza. Occorre poi considerare gli svantaggi di alcune Regioni, dovuti alle condizioni economico sociali, e - aggiunge - proteggere con budget garantiti servizi e prestazioni socio-sanitarie nelle aree più fragili (non autosufficienza, handicap, salute mentale, dipendenze, materno-infantile, ecc.)".
"Non vorremmo - conclude Lamonica - che dopo il decreto 'taglia prestazioni' si aggiungesse quello sui 'tagli standard'".
06 ottobre 2015
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