Tutti i presidenti della Repubblica dal 1948 ad oggi
20 APR - Con la rielezione di Giorgio Napolitano l'Italia conta 12 presidenti della Repubblica dal 1948 ad oggi.
Fra essi è incluso per primo Enrico De Nicola, che fu Capo provvisorio dello Stato per nomina convenzionale (a seguito di votazione) dell'Assemblea costituente; l'interessato evitò sempre di essere chiamato "presidente", preferendo un titolo più rispondente alla oggettiva situazione di fatto. Il titolo di "Presidente della Repubblica Italiana" gli fu tuttavia conferito d'ufficio il 1º gennaio 1948, giorno di entrata in vigore della Costituzione, a norma della I Disposizione transitoria e finale della stessa.
In Italia non è previsto, sempre a norma della Carta costituzionale, l'istituto della vicepresidenza. In caso di impedimento del presidente della Repubblica, il presidente del Senato è chiamato ad esercitarne le funzioni (Art. 86). In questo caso egli assume il titolo di Presidente supplente della Repubblica.
ll primo presidente eletto secondo il dettato della Costituzione fu Luigi Einaudi.
Il Presidente eletto con il più ampio margine fu Sandro Pertini che, nel 1978, raggiunse l'83,6% dei consensi (ossia 832 voti su 995).
Giovanni Leone fu invece il Presidente che ottenne, nel 1971, il minor numero di consensi: il 52,0% (ossia 518 voti su 996). La sua elezione fu anche la più difficile e lunga della storia repubblicana, in quanto richiese 23 scrutini, protraendo i lavori parlamentari per quasi 25 giorni.
Antonio Segni fu il primo presidente a dimettersi anticipatamente, a causa di un ictus. Poi, Giovanni Leone (nel 1978) e Francesco Cossiga (nel 1992), lasceranno in tono polemico pochi mesi prima a causa di contrasti ed incomprensioni con il Parlamento e i media.
Enrico De Nicola è l'unico ad aver ricoperto sia l'incarico di Presidente del Senato che della Camera (quest'ultimo ruolo durante il Regno d'Italia). Ricoprì, successivamente, anche il ruolo di Presidente della Corte Costituzionale. Nella sua vita si ritrovò ad essere quindi la prima, la seconda, la terza e la quinta carica dello Stato.
Cossiga (insieme a De Nicola) ha ricoperto anche l'incarico di Presidente del Senato, mentre, sempre Enrico De Nicola, Giovanni Gronchi, Giovanni Leone, Alessandro Pertini, Oscar Luigi Scalfaro e Giorgio Napolitano ricoprirono precedentemente anche la carica di Presidente della Camera dei deputati (Cossiga, Gronchi, Leone e Scalfaro vennero eletti proprio mentre ricoprivano la carica di presidente di una delle due Camere). Giuseppe Saragat ricoprì invece la carica di Presidente dell'Assemblea Costituente.
Segni, Leone, Cossiga e Ciampi sono gli unici ad aver ricoperto la carica di Presidente del Consiglio dei ministri.
Leone e Napolitano sono, fino ad oggi, gli unici presidenti che ricoprivano già il ruolo di senatore a vita.
Un particolare curioso: fino a Napolitano, degli undici presidenti della Repubblica, la maggioranza assoluta proviene da due sole Regioni: Campania e Piemonte, Infatti sei presidenti sono nati in queste due Regioni. Einaudi, Saragat e Scalfaro in Piemonte e De Nicola, Leone e Napolitano, in Campania. Non solo, ma degli altri cinque quattro provengono da due altre Regioni (Toscana: Gronchi e Ciampi; Sardegna: Segni e Cossiga), mentre il quinto è l'unico ligure (Pertini).
In totale, su undici presidenti, cinque sono stati democristiani (Gronchi, Segni, Leone, Cossiga e Scalfaro), due liberali (De Nicola ed Einaudi), un socialdemocratico (Saragat), un socialista (Pertini), un indipendente (Ciampi, che ha però avuto trascorsi nel Partito d'Azione) ed uno dei DS (Napolitano).
E oggi, con la rielezione di Giorgio Napolitano, per la prima volta un Capo dello Stato viene eletto per un secondo mandato.
Fonte: Wikipedia
20 aprile 2013
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