"Un servizio sanitario sicuro deve coinvolgere operatori, professionisti e cittadini. Numerose evidenze dimostrano infatti che, quando i pazienti sono attivamente coinvolti nella gestione della propria salute, si ottengono significativi vantaggi sia in termini di sicurezza che in esiti di salute". Così Fabrizio d'Alba, presidente nazionale di Federsanità e Dg dell’AOU Policlinico Umberto I di Roma, in occasione della VI Giornata mondiale della sicurezza dei pazienti, istituita dall'OMS, che si celebra oggi, 17 settembre, in tutto il mondo.
"Il tema scelto per questa edizione del 2024 mette al centro il miglioramento della diagnosi assistenziale quale nuova frontiera della si curezza del paziente. L'OMS - ha sottolineato d’Alba - ci invita ad uno sforzo per ridurre in modo significativo gli errori diagnostici attraverso interventi radicati nei processi, nei fattori umani e nel coinvolgimento attivo dei pazienti, delle loro famiglie, degli operatori sanitari. La sicurezza in sanità, infatti, è il risultato di una strategia integrata e coordinata tra professionisti della salute di diversa estrazione che vede al centro la persona e l’esito delle attività ad essa rivolte. Insieme, ad ogni livello istituzionale, dobbiamo mettere in atto azioni che valorizzino la centralità della persona assistita nella programmazione delle scelte, nella ferma convinzione che solo il coinvolgimento dei pazienti nel processo assistenziale e di cura sia elemento imprescindibile in un servizio sanitario pubblico innovativo e orientato al miglioramento continuo. La sicurezza è centrale nella vita delle nostre comunità, ma ancor più nella nostra attività di operatori della salute pubblica, attori costanti di sicurezza. Innalzare il livello di attenzione e prevenzione è per noi dovere etico, non solo giuridico, e fine ultimo di ogni nostro atto a tutela dei pazienti".