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Scotti (Fimmg): “Passo determinante grazie a impegno ministro Schillaci”


13 FEB -

“Il via libera del governo allo scudo penale per i medici è un’ottima notizia, non solo per la categoria che in questi anni è letteralmente finita sotto attacco, ma anche per i pazienti con i quali nel tempo si è perso il valore del rapporto medico-paziente”.

È quanto dichiara il segretario generale Fimmg, Silvestro Scotti.

Questo nuovo decisivo step, ricorda una nota, segue il lavoro svolto nei mesi e nelle scorse settimane, che ha già visto il Governo impegnarsi a modificare il codice penale in materia di responsabilità medica, e che porterà ad una riforma più ampia attesa da anni dai professionisti. Un lavoro intenso che ha portato a centrare un primo obiettivo importante nel quale è stato “determinante l’impegno del ministro Orazio Schillaci, che ancora una volta - sottolinea Scotti - ha dimostrato grande sensibilità politica e capacità di sintesi”.

Benché la medicina generale sia per sua natura una branca meno soggetta alla conflittualità medico-paziente, lo scudo penale si configura come essenziale anche per il lavoro dei medici di medicina generale: “Negli anni il numero dei medici di medicina generale è drammaticamente calato costringendo i medici negli studi ad un lavoro spesso estenuante, alle prese con un insostenibile aumento del numero di pazienti e con il progressivo invecchiamento della popolazione. Questa carenza ha inasprito, e in molti casi rischia di minare, il rapporto fiduciario sul quale si basa la medicina generale e che rappresenta uno scudo alla conflittualità medico-paziente. Ma che negli ultimi periodi, proprio per la difficoltà di esercitare una vera libera scelta del proprio medico, abbiamo visto sempre più in aumento. Ragione per la quale - conclude il leader Fimmg - auspichiamo che questo sia solo un primo passo e che si punti con decisione sempre maggiore ad investire sulle cure di prossimità, a trovare soluzioni per arginare la carenza ed investire sulla attrattività della medicina generale, partendo dalla rapida approvazione dei Ministeri Salute e MEF e della Conferenza Stato Regioni della preintesa dell’ACN firmata e dell’approvazione dell’Atto di Indirizzo per l’ACN 2022-24”.



13 febbraio 2024
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