“Non può passare sotto silenzio l’incredibile regalo che il governo sta facendo alla sanità privata non convenzionata attraverso il DL Semplificazione. Viene infatti cancellata l’IVA sulle prestazioni di ricovero e cura presso le cliniche private che saranno esenti per la parte prettamente sanitaria, come il costo dei professionisti e ridotta l’imposizione sulle prestazioni di ricovero e cura rese da soggetti non convenzionati, che divengono imponibili all’aliquota del 10% anziché del 22%. Invece di cancellare l’IVA sui beni di prima necessità, come chiediamo da mesi, si comincia con un intervento che costerà allo Stato oltre venti milioni di euro all’anno che invece potrebbero essere usati per recuperare le prestazioni sanitarie saltate per il Covid”.
Così in una nota le deputate e i deputati del MoVimento 5 stelle in commissione Affari sociali.
“L’esenzione che si vuole introdurre – continuano - scindendo le prestazioni prettamente sanitarie da quelle di ricovero e cura, aggira di fatto la condizione, prevista dalla direttiva europea sull’Iva, secondo cui l’esenzione debba essere concessa a enti di diritto pubblico o istituti ospedalieri, centri medici e diagnostici e altri istituti della stessa natura debitamente riconosciuti o a liberi professionisti iscritti all’albo professionale”.