Fnomceo: “Grazie Presidente per la riconoscenza ai medici”
03 FEB - “Grazie, Presidente Mattarella. Grazie per aver portato ad esempio i medici, gli operatori sanitari, per aver espresso loro la sua riconoscenza. Grazie per aver posto la dignità, quella dignità che si può garantire solo attraverso la tutela dei diritti umani, come pietra angolare del nostro impegno, dell’impegno di noi tutti e di ognuno di noi”. Così il Presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici chirurghi e degli Odontoiatri,
Filippo Anelli, commenta il Discorso di insediamento di Sergio Mattaralla. Il riferimento ai medici è stato accolto da una standing ovation unanime di tutti i presenti nell’Aula della Camera.
“La dignità, come lei ha ricordato, si garantisce eliminando le disuguaglianze, che non sono il prezzo da pagare alla crescita, ma il suo freno – continua Anelli -. Si garantisce azzerando le discriminazioni, la violenza, le ingiustizie. Rimuovendo le barriere d’accesso a un’informazione libera, alle nuove tecnologie, alla scuola. Si garantisce assicurando la sicurezza sul lavoro, perché ogni morte, ogni incidente è un vulnus alla nostra Costituzione, oltre che una perdita per l’intero Paese”.
“Si garantisce, insomma, attraverso la tutela dei diritti: quella tutela che lo Stato delega, per le loro competenze, agli Ordini delle Professioni Sanitarie – continua -. Che sono chiamate a garantire non solo la tutela della salute, ma anche l’uguaglianza nell’accesso alle cure, la solidarietà, l’autodeterminazione, la correttezza dell’informazione sanitaria; e, primo tra tutti, il meta-diritto a vedersi garantiti, in quanto individui, i diritti fondamentali dell’uomo”.
“Grazie Presidente Mattarella per aver ricordato l’importanza del vaccino, che ci consente di tornare piano piano a una vita normale – conclude Anelli -. E aver rimarcato che noi, tutti noi insieme, siamo la nostra speranza, come affermato da David Sassoli. E siamo responsabili del futuro della nostra Repubblica. Auguri Presidente, auguri alla nostra speranza: noi medici ci siamo, pronti come sempre a dare il nostro apporto per costruire insieme il nostro tempo e la nostra Democrazia”.
03 febbraio 2022
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