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M5S: “Un presidente di Regione non potrà mai più fare il commissario alla sanità”


23 NOV - "Togliamo finalmente le doppie casacche ai presidenti delle Regioni che contemporaneamente assumono il ruolo di commissari della Sanità. Non esisterà mai più un caso De Luca o un caso Zingaretti. Tornerà finalmente l’incompatibilità del doppio ruolo di governatore-commissario, consentito dal governo Renzi a partire dal 2017, corrispondendo alle regole originarie disposte anche dal Patto per la salute 2014-2016. La norma si applica anche ai commissariamenti in corso, con 90 giorni per procedere alle nuove nomine”, lo dichiarano i deputati M5S della Commissione Affari Sociali della Camera. 
 
“Per troppo tempo abbiamo assistito a situazioni paradossali che hanno ingrossato clientele e hanno messo in ginocchio la sanità di quelle regioni. Adesso è finalmente arrivato il momento di dire basta”, concludono.
 
"Abbiamo annunciato fin da subito che tra i nostri primi impegni ci sarebbe stato quello di togliere, una volta per tutte, le mani della politica dalla sanità. E lo stiamo facendo. Così come ci eravamo assunti una precisa responsabilità politica. Ovvero, di eliminare quell’assurda quanto paradossale norma scritta dal governatore della Campania De Luca su misura per sé stesso e imposta all’allora governo 'amico' del premier Renzi. Una norma che eliminava l’incompatibilità tra i ruoli di presidente di Regione e commissario alla sanità. Con l’approvazione dell’emendamento in commissione Finanze del Senato facciamo un primo passo per ripristinare l’incompatibilità tra i ruoli di governatore e commissario. La parola ora passa all'Aula e speriamo che questa importante modifica venga confermata", commenta la senatrice del Movimento 5 Stelle e capogruppo in Commissione Igiene e Sanità Maria Domenica Castellone.
 
"Sta per finire un paradosso - prosegue - con la speranza di una sanità che sarà gestita esclusivamente per migliorare la qualità dell’assistenza. Il nostro prossimo atto sarà nei contenuti della proposta a nostra firma che punta a modificare i criteri di nomina dei dirigenti sanitari. Nomine che saranno affidate a criteri di trasparenza e meritocrazia, così da fare ordine, una volta per tutte, anche su compensi e responsabilità di manager e dirigenti di struttura. Via la politica dalla sanità. Lo abbiamo annunciato e con l’emendamento approvato ieri lo stiamo dimostrando con i fatti”.
 
"Con un emendamento al decreto fiscale approvato dalla commissione Finanze del Senato possiamo dire 'no' all'assurdo doppio ruolo di governatore e commissario alla sanità. Peraltro, i fatti degli ultimi giorni occorsi all'Ospedale San Giovanni Bosco e dell'Ospedale del Mare di Napoli, sono la dimostrazione plastica di quale sia la situazione della sanità campana. Emergenza che per il nostro commissario e governatore De Luca non esiste. La sanità deve essere scissa dalla politica. Questo emendamento rappresenta un importante passo di civiltà per una sanità vicina ai cittadini", aggiunge il senatore M5s, Vincenzo Presutto.
 
"L'incompatibilità tra il ruolo di governatore e il commissario ad acta per la sanità, stabilita da un emendamento al decreto fiscale approvato in Commissione al Senato, è una buona notizia, una norma, che se dovesse essere confermata dall'Aula, sarebbe fondamentale per il Molise. In questo modo, infatti, il Mef avrebbe tutti gli strumenti per firmare le nomine commissariali già indicate dal ministro della Salute, Giulia Grillo, per la Regione Molise". Così, in una nota, il senatore molisano del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Marzio, componente della Commissione Igiene e Sanità di Palazzo Madama.
 
"È infatti inconcepibile - prosegue - che chi ha causato danni con una gestione sbagliata possa risolvere i problemi. Non solo: così facendo si mette anche la parola fine al legame tra politica e sanità, a direttori generali protetti dai politici che, tagliando in modo indiscriminato, mettono gli ospedali in ginocchio".
 
"Basta casi come De Luca, basta sentirsi dire che se una paziente in terapia intensiva viene trovata piena di formiche sarà anche grave ma 'può succedere', basta governatori commissari ad acta per la Sanità". Così, in una nota, il senatore campano del Movimento 5 Stelle, Raffaele Mautone, componente della Commissione Igiene e Sanità di Palazzo Madama, dopo il via libera in Commissione Finanze all'emendamento al decreto fiscale che prevede l'incompatibilità tra il ruolo di Governatore e il commissario per il piano di rientro sanitario.
 
"Se l'Aula dovesse confermare questa modifica - prosegue - i controllori non saranno più al tempo stesso anche i controllati e siamo sicuri che questo per le Regioni commissariate si tradurrà in piani più efficienti, in una lotta decisa agli sprechi e, soprattutto, nel taglio del legame tra politica e sanità per cui i direttori generali che sbaglieranno pagheranno".

23 novembre 2018
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