Legittima la nomina di De Monte alla guida della Sores?
25 GIU -
Gentile Direttore,
in merito al
servizio pubblicato sulla violenta reazione dei no vax contro alcuni rappresentati delle OO.SS. della dirigenza medica “rei” di aver stigmatizzato il comportamento della Regione sul caso De Monte, credo che il problema principale non sia la vaccinazione o meno del sanitario, che nel frattempo pare essersi vaccinato, ma la legittimità della sua nomina diretta a responsabile della SORES, la Sala operativa regionale dell’emergenza sanitaria, che è una struttura complessa.
Per poter effettuare la nomina è stato addirittura sospeso l’apposito concorso che si stava avviando al termine e che vedeva la partecipazione di quattro professionisti.
Il Direttore dell’ARCS – l’Azienda regionale Coordinamento Salute ¬ da cui la struttura dipende, aveva esplicitato il convincimento che la scelta del Dott. De Monte, Direttore dell’Anestesia e Rianimazione di Udine, che conosceva da anni, fosse preferibile al proseguimento dell’iter concorsuale, tanto più che a suo giudizio alcuni dei candidati non sembravano persone in grado di esercitare la più incisiva azione di coordinamento auspicata per la SORES. E con queste parole spiegava le modalità di nomina: “con l’ultimo provvedimento è stato individuato il Dott. De Monte da me in accordo con lui”. Sconcerta anche il sostanziale via libera dell’Assessore alla Salute che ha liquidato la faccenda dichiarando che le responsabilità di nomina dei primari sono in capo alle Aziende.
Ma quanto sopra, che non pare conforme alle specifiche norme di legge per attribuire gli incarichi di direzione di struttura complessa (D.LGS. n. 502/1992 e smi, DPR 483 e 484/1997), rappresenta solo la punta dell’iceberg di un più vasto problema relativo alla copertura dei posti apicali delle strutture complesse in FVG. Dove infatti più di 40 reparti sono guidati da facenti funzione, alcuni da diversi anni. E anche qui in violazione di norma (CCNL art. 22 comma 4).
Questo fenomeno impedisce la selezione dei migliori professionisti per dirigere le strutture e svilisce le aspettative dei dirigenti medici alla progressione professionale, quindi risulta deleterio per il buon andamento del Ssn e credo meriti un’azione a livello parlamentare.
Sen. Laura Stabile
Membro della Commissione Igiene e Sanità del Senato
25 giugno 2021
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