Veterinaria. Esposito (Sivemp): “Due riforme, ma il nostro settore è fermo da anni”
In passato c’era una sola categoria di veterinari, che facevano un po’ tutto. Nel corso degli anni il legislatore ha suddiviso il lavoro dei veterinari in tre macroaree: sanità Animale; ispezione e controllo sull’igiene della rete di produzione e commercializzazione degli alimenti di origine animale, igiene degli allevamenti e delle produzioni animali. Ma in molte Aziende Sanitarie friulane, questa organizzazione non è mai arrivata a compimento. La Sivemp chiede un’accelerata su questo modello organizzativo “e, se necessario, l’aggiunta dell’area di igiene urbana". Chiesta anche l’istituzione di Strutture complesse per questi servizi.
25 SET - “Nell’organizzazione dei Servizi Veterinari, nella Regione Friuli Venezia Giulia, non c’è ancora nulla di definito. Negli ultimi cinque anni abbiamo avuto due leggi di riorganizzazione per il servizio SSR, questo nel tentativo del legislatore di dare adeguata risposta ai bisogni di salute del territorio. Per quanto riguarda la veterinaria pubblica la prima riforma non è stata portata compimento e quella attuale è ferma, di fatto, quindi, non siamo ancora a conoscenza come saranno organizzati i servizi veterinari nel FVG”. Ad affermarlo è il Segretario Regionale Friuli Venezia Giulia sezione SIVeMp di FVM,
Patrizia Esposito.
Per quanto riguarda la medicina veterinaria, in passato si era partiti con un unico veterinario che faceva un po’ tutto poi, vista la complessità e la mole di attività, quando il servizio veterinario è entrato nel SSN, gli sono stati affidati due grandi macro aree: quella dell'igiene degli alimenti (che si occupa di tutti gli alimenti di origine animale) e quella degli animali negli allevamenti. Già nella Legge 502/92 si cominciava a parlare di una terza area funzionale che con la riforma sanitaria denominata – riforma sanitaria Balducci - Decreto Legge nr 12/2012, si portava a compimento. Infatti, dal 2012 le aree per i servizi veterinari venivano così distribuite:
- Area A: Sanità Animale. Controllo delle malattie infettive, delle anagrafi animali, dell’igiene urbana veterinaria e dell’esecuzione di tutti i piani di profilassi delle malattie infettive e diffusive degli animali negli allevamenti e produzioni zootecniche
- Area B: Ispezione e controllo sull’igiene della produzione e commercializzazione degli alimenti di origine animale. Controlli su tutta la produzione alimentare dai macelli, ai laboratori di trasformazione, i caseifici, la rete di commercializzazione degli prodotti di origine animale
- Area C: Igiene degli allevamenti e delle produzioni animali. Controllo dell’utilizzo del farmaco veterinario, degli alimenti destinati agli animali, del benessere negli allevamenti e nel trasporto, vigilanza sulla raccolta e lavorazione dei sottoprodotti di origine animale non destinati al consumo umano.
Di fatto, in quasi tutte le Aziende Sanitarie friulane, questa organizzazione come disposto dal Decreto Balducci non è mai arrivata a compimento. Se si va a controllare i vari Dipartimenti di Prevenzione nelle 5 Aziende Sanitarie, si potrà vedere che, tranne per la zona Friuli Occidentale - Azienda per l’Assistenza Sanitaria 5, i Dipartimenti sono ancora suddivisi in 2 aree e nell'AAS3 nel Dipartimento di Prevenzione è previsto un unico responsabile facenti funzione. “Questo non vuol dire che non facciamo i controlli, questo vuol dire che se in un Dipartimento non è suddiviso in tre aree, come da Decreto Balducci, un medico veterinario non può specializzarsi nell’area di appartenenza ma continuare a fare un po’ di tutto”.
Va ricordato che, su richiesta del vicegovernatore ed assessore alla salute Riccardo Riccardi, il SIVeMP FVG ha già espresso quale sarebbe il modello organizzativo di Servizio Veterinario che potrebbe rispondere ai bisogni della Regione FVG che, potrebbe essere inserito dopo l’unificazione delle Aziende Sanitarie, prevista dal prossimo gennaio. “Sulla base di quello che è stato disposto fino ad ora nella nostra Regione, chiediamo che per ogni Azienda Sanitaria ci siano all'interno del Dipartimento di Prevenzione i Servizi Veterinari divisi nelle 3 aree, come previsto dal Decreto Balducci, e se necessario, ci sia anche l’aggiunta dell’area di igiene urbana. Chiediamo inoltre, che questi servizi siano delle strutture complesse e che quanto inviato in Regione sia considerato oltre che concertato”. Conclude il Segretario Patrizia Esposito di SIVeMp di FVM.
Endrius Salvalaggio
25 settembre 2019
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