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Federsanità Anci FVG. Giuseppe Napoli confermato presidente: “L’immediata priorità è accompagnare la riforma sanitaria”

Napoli è stato rieletto nel corso dell’assemblea dello scorso 9 luglio, alla quale era intervenuto anche l'assessore Riccardi, evidenziando come Federsanità debba “confermarsi sempre più come luogo di mediazione e sintesi”. L’associazione è pronta a raccogliere la sfida, a partire dal proprio impegno nella realizzazione del piano di riordino della sanità regionale. E intanto pensa ad allargare la possibilità di associarsi alle case di riposo comunali e alle fondazioni che erogano servizi per il Ssr

29 LUG - Giuseppe Napoli confermato alla guida di Federsanità ANCI FVG. La fiducia è stata rinnovata, all’unanimità, nel corso dell’Assemblea regionale dello scorso 9 luglio, alla quale era intervenuto anche l’assessore alla Salute e vicepresidente della Regione Riccardo Riccardi, che aveva sostenuto come Federsanità debba “confermarsi sempre più come luogo di mediazione e sintesi”. Una sfida che Federsanità ANCI FVG, impegnata a promuovere la salute e welfare per le comunità locali, è pronta a raccogliere.

In testa intervista Napoli illustra al nostro giornale quali saranno le progettualità future di Federsanità Anci.
 
Presidente Napoli, è appena stato riconfermato alla guida di Federsanità ANCI per il FVG. Una bella responsabilità. In questo ulteriore mandato, cosa pensa di dare al FVG?
Innanzitutto, ricordo che il 9 luglio l’Assemblea regionale ha approvato, all’unanimità, le modifiche dello Statuto del 2014, principalmente per ampliare il numero degli amministratori locali negli organismi direttivi e per riconoscere il crescente ruolo delle ASP associate, più che triplicate dal 2007 ad oggi (22 sul totale di 23).  Inoltre, la nostra associazione, dal 1996, collabora con la Regione FVG per attuare, sul territorio, le riforme della Sanità e del Welfare, insieme alle comunità locali, tramite il dialogo tra amministratori locali e dirigenti del Sistema Sanitario Regionale. La prospettiva è quella di allargare la possibilità di associarsi anche alle case di riposo comunali e alle fondazioni che erogano servizi per il sistema sanitario e sociosanitario regionale.

Va richiamato che Federsanità ANCI FVG oggi conta 33 Associati, il maggiore numero di associati rispetto alle altre federazioni regionali, quali ASUI Trieste e Udine, le Aziende sanitarie (cinque) e i tre IRCCS e ventidue ASP, due Consorzi e Federfarma FVG. Questa consistenza numerica consente, di fatto l’approfondimento trasversale e la condivisione di tutte le decisioni, pareri e proposte da parte delle “diverse anime, competenze e sensibilità” di Federsanità ANCI FVG.  La priorità per i prossimi mesi e anni sarà quella di accompagnare con la consueta disponibilità la seconda fase del riordino del sistema sanitario del FVG, accanto all'atteso Piano sociale regionale, tappe fondamentali per la popolazione del FVG.

Attualmente quali sono i vostri principali progetti ed iniziative per il secondo semestre 2019?
Da quest’anno (e fino a settembre 2020) su proposta e con il coordinamento della Regione, abbiamo promosso e realizzato il progetto “FVG in Movimento. 10mila passi di salute” ed il relativo Bando per i Comuni, un impegno consistente che costituisce lo sviluppo del percorso avviato nel 2017 con il progetto “ADESSO Salute e Sicurezza” e, più in generale, si inserisce nel nostro impegno per la promozione della salute e prevenzione a 360°, in attuazione del programma interministeriale “Guadagnare Salute” e delle indicazioni dell’OMS (1986, Carta di Ottawa- “La Salute in tutte le politiche”) , nonché la partecipazione, in qualità di partner della Regione ai piani regionali, annuali, della prevenzione, insieme alle Aziende sanitarie e alle Associazioni.  

E poi c’è il filone strategico della “Accessibilità per tutti” (dagli inizi del 2000) a cui dal 2017 abbiamo aggiunto “integrazione tra Robotica e Domotica”, dal 2017, per cui segnaliamo la prossima tappa, internazionale, del 22 novembre a Trieste, insieme alla Regione, all’ Istituto Superiore di Sanità, ESOF 2020 Trieste e altri partner. Altro percorso importante riguarda, il percorso regionale pluriennale per la prevenzione del Gioco d’Azzardo Patologico, coordinato sempre dalla Dc Salute e in linea con i piani nazionali. Un tema di crescente rilevanza sul fronte sociale e per il ruolo strategico dei Comuni.

Ci sono poi i progetti e percorsi collegati al tema dell’ ”Invecchiamento in Salute” (OMS) che riguardano la qualità della vita a tutte le età, dalla promozione dei corretti stili di vita,  promozione attività fisica e motoria, educazione alimentare (Sano con gusto), bene essere psicologico (mindfulness etc.)  fino alla qualità della vita e alimentazione nelle case di riposo. In questo ambito rientra la nostra partecipazione attiva al percorso della Regione per la riqualificazione delle strutture residenziali, nonché la formazione di dirigenti e operatori delle ASP.

Un altro tema che ci vede in prima fila fina dalla nostra costituzione è la promozione della cultura della donazione di organi e tessuti, sempre in collaborazione con il centro regionale trapianti FVG, i Comuni e le Associazioni, “Un dono per la vita – Sportello Comuni Donazione Organi” dichiarazione volontà a donare organi e  tessuti  anche su Carta Identità Elettronica. Quindi, la promozione della Salute nelle scuole (“Linee Guida per la qualità della Ristorazione collettiva”), prevenzione incidenti domestici e stradali, incontri e percorsi pluriennali su demenze e Alzheimer, prevenzione tumori, innovazioni scientifiche, tecnologiche e organizzative, etc. etc.

In sintesi la” Rete per la Salute si è notevolmente ampliata dal 1996 ad oggi e oltre alla Regione, ai Comuni, agli Atenei e alle altre istituzioni, in particolare quelle scientifiche del FVG, comprende le associazioni dei pensionati, malati e familiari, quali la Lilt, Associazione Malati reumatici, Fibromialgia, Progetto Autismo FVG, Associazioni malattie rare, donatori e trapiantati, ma anche CONI, UISP, Unesco Cities Marathon, Terzo Settore e Mondo della scuola e del Volontariato. In sintesi, la finalità è quella di garantire adeguatamente il diritto alla salute e all’equità attivando sinergie e collaborazioni trasversali, multidisciplinari e interistituzionali su diversi fronti quali l’ambiente, l’assistenza, l’educazione e la prevenzione.

Lei è stato tra i fondatori di Federsanità ANCI a livello nazionale, come vede oggi l’Associazione in FVG?
Sul piano nazionale, dopo una fase complicata nel 2018, confidiamo ora in un rilancio.  La finalità principale (nostra “mission”) è quella di favorire il dialogo tra amministratori locali e direttori generali delle Aziende sanitarie, partendo dalle “buone pratiche” regionali e, soprattutto, dalle Federsanità ANCI che, in oltre venti anni, sono state capaci di svilupparsi a livello regionale, insieme alle Regioni, ai Comuni, alle altre istituzioni e associazioni e, in generale alle comunità locali, come in Friuli Venezia Giulia.
 
Federsanità ANCI è nata per volontà di ANCI (Sorrento, 1995), oggi quali sono i rapporti e quali le prospettive?
A mio avviso oggi, più che mai, risulta strategico anche un rinnovato e fruttuoso dialogo con ANCI nazionale e, quindi, una presenza forte nei tavoli Ministeriali, Parlamentari, Agenas, Istituto Superiore della Sanità, mondo della Ricerca, associazionismo e Terzo settore. Ricordo che proprio a seguito delle criticità del 2018 è emerso, come dato positivo, anche un rinnovato impegno di ANCI per i temi della salute, per favorire la migliore programmazione sanitaria e socio-sanitaria, partendo da una sinergia istituzionale tra enti locali e management aziendale. Ritengo che queste nuove sinergie strategiche (ciascuno per le sue competenze) tra Federsanità ANCI con ANCI Salute, il “Coordinamento Anci Salute” e i presidenti delle ANCI regionali, potrà dare ancor più forza alla nostra azione, sia a livello nazionale che nelle rispettive Regioni, nonché rilanciare il ruolo delle due importanti Associazioni.

Inoltre, proprio il positivo confronto e la valorizzazione delle “buone pratiche” delle federazioni regionali, tutte alle prese con riforme e riorganizzazioni dei sistemi sanitari e sociosanitari, potrà anche aiutare a capire meglio gli effetti dei cambiamenti istituzionali e organizzativi e favorire le scelte più appropriate ed efficaci per le comunità locali e per la sostenibilità del Sistema Sanitario pubblico nel suo complesso.

Endrius Salvalaggio

29 luglio 2019
© Riproduzione riservata

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