Firmato l’accordo per la medicina generale
Soddisfatto il vicepresidente con delega alla Sanità, Riccardo Riccari. “L’intesa apre la strada alla ridiscussione dei Centri di assistenza primaria, in favore di un’accelerazione verso una diversa organizzazione dei medici che parte dalle aggregazioni funzionali territoriali, come luogo di condivisione di obiettivi e risultati”.
19 OTT - “Con lo sbocco dell’accordo con i medici di medicina generale oggi raggiungiamo un duplice obiettivo: il rafforzamento dell’organizzazione territoriale della medicina di famiglia con un modello che dà garanzia ai cittadini di un innalzamento dei livelli di qualità dei servizi di base”. Così si è espresso il vicepresidente del Friuli Venezia Giulia,
Riccardo Riccardi e assessore alla Salute, a margine della firma dell’accordo che definisce funzioni e compiti dell’Ufficio distrettuale per la medicina generale (Udmg) e la cui formalizzazione era ferma da aprile.
Il documento è stato discusso in via definitiva dal Comitato permanente regionale per i medici di medicina generale, riunito oggi a Udine nella sede della Regione, e firmato dalle sigle sindacali.
“L’intesa apre la strada alla ridiscussione dei Centri di assistenza primaria, in favore di un’accelerazione verso una diversa organizzazione dei medici che parte dalle aggregazioni funzionali territoriali, come luogo di condivisione di obiettivi e risultati”, ha spiegato Riccardi, evidenziando inoltre che “al documento sono associate altre finalità, tra cui lo snellimento degli adempimenti burocratici ed una diversa organizzazione dell’assistenza primaria sul territorio”.
“Di fatto, attraverso le aggregazioni funzionali territoriali si porta definitivamente la medicina generale all’interno delle logiche organizzative distrettuali, con obiettivi condivisi dal sistema e valutabili”, ha concluso Riccardi.
Una nota della Regione precisa, quindi, come l’Udmg sia composto dal direttore del distretto, dai medici di famiglia che hanno funzioni di coordinatori delle Aggregazioni funzionali territoriali (Aft) e dai medici componenti di diritto. “L’intesa disciplina in dettaglio l’attività dei medici componenti e del medico coordinatore e attribuisce i relativi obiettivi, collegati alla riorganizzazione dell’assistenza medica primaria sul territorio e ai livelli qualitativi dei servizi erogati”.
La nota regionale riferisce, infine, che il Comitato ha sottoscritto anche l’avvio del corso per la qualificazione in Medicina di emergenza territoriale, un percorso formativo che mancava in regione da 12 anni.
L’intesa ha una copertura finanziaria di circa 20 milioni di euro, già inseriti a bilancio.
19 ottobre 2018
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