Friuli Venezia Giulia. Nel 2016 ricoveri scesi del 9,4%, record di vaccinazione antipneumococcica
Serracchiani e Telesca presentano i dati registrati dal Ssr nel 2016 ed evidenziano: “Sono risultati di buona gestione, migliore prevenzione e di aumento della presa in carico dei problemi di salute dei cittadini direttamente dai medici di famiglia”. Tra i prossimi obiettivi: ampliare i servizi delle Medicine di gruppo.
31 LUG - In Friuli Venezia Giulia nel 2016, rispetto al 2015, è calato il tasso di ricoveri ospedalieri (-9,4%), delle prestazioni specialistiche (-6,7%) e, sensibilmente (-1%), l'accesso dei codici bianchi in Pronto soccorso e della spesa farmaceutica, mentre sono aumentate le coperture dello screening alla cervice (+2,4%), della vaccinazione anti influenzale (+6%) e, con un incremento significativo (+46%), di quella antipneumococcica.
Sono i dati che “fotografano i risultati di buona gestione, migliore prevenzione e di aumento della presa in carico dei problemi di salute dei cittadini direttamente dai medici di famiglia”, e che sono stati illustrati noti dalla presidente della Regione,
Debora Serracchiani, e dall'assessore alla Salute,
Maria Sandra Telesca, nella conferenza stampa che ha tracciato un bilancio della riorganizzazione dell'assistenza primaria in Friuli Venezia Giulia avviata con la riforma della sanità.
“È molto positivo - ha commentato Serracchiani - questo anno di attuazione della riforma, perché i dati dimostrano che stiamo trasferendo effettivamente servizi sul territorio: il dato del quasi -10% di ricoveri supera addirittura le nostre migliori aspettative e dimostra che l'aumento dell'attività territoriale ha evitato l'ingresso in ospedale del paziente. Ancora timido, ma è anch'esso un segnale estremamente positivo soprattutto perché in costante aumento, è il minore accesso dei codici bianchi al pronto soccorso”.
L'obiettivo della cosiddetta appropriatezza, “ovvero cure e prestazioni calibrate e necessarie”, è un cardine della riforma e tale concetto è stato ampiamente ribadito. “Il calo dei ricoveri - ha evidenziato Telesca - era uno dei nostri obiettivi principali perché i ricoveri impropri sono pesanti per le persone e per l'organizzazione: la sanità ha bisogno di lavorare per raggiungere la massima appropriatezza, ovvero fornire le prestazioni effettivamente utili e necessarie”.
I Medici di medicina generale (Mmg) in questo anno si sono impegnati nei pilastri dell'organizzazione sanitaria (ricoveri, specialistica e farmaceutica) e nella prevenzione. Questo è il primo bilancio che riassume i risultati dell'attività di medicina generale nel 2016, valutando gli obiettivi raggiunti dopo l'accordo integrativo siglato tra Regione e Mmg. Un accordo che, evidenzi ala Regione Friuli Venezia Giulia, “è stato apripista per le linee siglate a livello nazionale”.
“E' stato il primo accordo regionale - ha ricordato Serracchiani, ringraziando Telesca ed i professionisti, considerati veri e propri protagonisti della riforma - siglato in Italia con i medici di Medicina generale e i suoi contenuti sono stati ripresi nelle linee di indirizzo recentemente approvate a livello nazionale”.
Una particolare attenzione è stata rivolta ai pazienti affetti da diabete quale applicazione sperimentale di un modello di medicina di iniziativa rivolto alle malattie croniche. I pazienti diabetici nel 2016 in regione erano 81.881, pari al 6,7% della popolazione. È stato impostato un metodo sofisticato di monitoraggio (unico esempio sul territorio nazionale) che ha previsto un ritorno di informazione periodico al singolo medico. Tale monitoraggio, oltre a fornire i risultati di copertura, forniva anche la situazione dei singoli pazienti rispetto alla propria condizione, in modo che i medici potessero inviarle a coloro che non si erano ancora sottoposti al set previsto di esami.
I risultati, ha spiegato il direttore regionale dell'area Assistenza primaria, Aldo Mariotto, “dimostrano un miglioramento significativo di tutti i parametri di copertura e proiettano il Friuli Venezia Giulia in una posizione di assoluta eccellenza in Italia e in Europa”.
Nel primo semestre del 2016 sono state attivate tutte le 48 aggregazioni funzionali territoriali (Aft) della regione per un totale di 1.070.293 assistiti e 885 medici di medicina generale (Mmg). Per quanto riguarda le nuove Medicine di gruppo integrate, alla fine del 2016 erano state presentate un totale di 60 domande in regione (13 AsuiTs, 6 AsuiUd, 15 Aas 2, 9 Aas3 e 17 Aas 5) che sono state tutte approvate e attualmente in corso di realizzazione. La percentuale media di assistiti coperti in medicina di gruppo è del 63,5%. Con l'aggiunta di ulteriori 12 nuove Medicine, le cui domande sono ancora in corso di validazione, questa percentuale raggiungerà quota 76%.
L'obiettivo è quello di ampliare i servizi delle Medicine di gruppo ad altre patologie. “Inizieremo a breve con la cura per lo scompenso cardiaco” ha anticipato il direttore regionale dell'area Assistenza primaria, Aldo Mariotto, indicando dal punto di vista organizzativo anche l'obiettivo di dotare della presenza di almeno un infermiere tutte le medicine di gruppo “di iniziativa” e di personale per l'esame dei dati diagnostici tutte le Aft.
Infine, i Centri di assistenza primaria (Cap) finora attivati sono 12: nell'AsuiTs quelli di Muggia e del distretto 2 e 4, nell'AsuiUd quelli di Cividale e Manzano, nell'Aas 2 quello di Grado, nell'Aas 3 quelli di Tarvisio, Ovaro, Buja, Mortegliano e, infine, nell'Aas 5 quelli di Cordenons e San Vito al Tagliamento. Di prossima attivazione quello di Zugliano (AsuiUd). Sui Cap è stata favorita una fase di implementazione rapida e ora ci sarà bisogno di un ulteriore consolidamento. “L'obiettivo finale - ha indicato Serracchiani - è quello di attivare un Cap, lo step organizzativo e funzionale più complesso, per ogni Aggregazione funzionale territoriale”.
“È un viaggio che deve ancora proseguire ma che sta dando risultati estremamente positivi”, ha commentato ancora la presidente Fvg.
Per Telesca, “i dati sono molto soddisfacenti ma non sono ancora il punto di arrivo”. A questo proposito è stata condivisa l'indicazione del segretario regionale del sindacato Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale),
Romano Paduano, per l'urgente necessità di migliorare infrastrutture e servizi della rete informatica su tutto il territorio regionale.
“Assieme al miglioramento della comunicazione dei servizi ai cittadini, questo è tra gli aspetti fondamentali su cui dobbiamo ancora lavorare. Per avere attorno al paziente una rete di professionisti che funzioni - ha affermato Telesca - abbiamo necessità che le informazioni circolino: è un obiettivo complesso sul quale stiamo lavorando perché, oltre all'adeguamento tecnologico, dobbiamo fare i conti con la normativa sulla privacy. Alcuni scogli sono stati superati, penso ad esempio alla ricetta dematerializzata, ma - ha concluso l'assessore alla Salute - tenendo conto che siamo partiti da zero tre anni fa molti progressi sono stati fatti”.
31 luglio 2017
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