Asu Fc, deficit da 126 mln in primi 3 mesi 2024. Fp Cgil: “Non ad analisi fredde da spending review”
Ad incidere maggiormente sul deficit, spiega il Dg Caporale, sono state le spese relative ai farmaci, il personale ed i servizi ai disabili. Fp-Cgil Udine chiede di aprire un confronto. Traunero: “Eliminare gli sprechi va bene, ma spremere attraverso la flessibilità il personale già in affanno fra ferie non godute e ore elevate di straordinarie, come esternalizzare i servizi ai disabili, sarebbe un’analisi del tutto aziendalistica”.
28 GIU - Ammonterebbe a 166 milioni di euro il deficit accumulato nei primi 3 mesi del 2024 dalla Asu Fc, secondo quanto riferito dal Direttore Generale, Denis Caporale, alla stampa locale. “Ad incidere sull’aumento dei costi – ha spiegato il Dg - sono stati i costi relativi al personale con oltre 160 nuove
assunzioni, la gestione della disabilità e la spesa farmaceutica. La Regione Friuli Venezia Giulia dovrebbe coprire almeno in parte questa perdita”.
A mettere le mani avanti chiedendo un confronto con la dirigenza è il segretario generale Andrea Traunero, dell’organizzazione sindacale Fp-Cgil.
“Anche se mi è stato detto di non preoccuparmi di bilancio – spiega Traunero – mi sto preoccupando di personale ospedaliero e del personale per la disabilità. Nel 2023, il personale di Asu Fc ha inciso per oltre il 60 per cento sul totale di ferie inutilizzate, come lo stesso personale di Asu Fc ha inciso quasi per il 20 per cento sul totale dello ore straordinarie fatte. A fronte di questi numeri e le dichiarazioni della Direzione se le spese del personale e del personale per la disabilità sono stati i due capitoli su tre che hanno inciso al deficit, mi viene da pensare che il personale disponibile è utilizzato male e forse ancora insufficiente”.
La perdita di 126 milioni con cui si è chiuso i primo monitoraggio di bilancio di Asu Fc – si legge nella nota - è un dato molto preoccupante, ma ancora più preoccupante, però, sarebbero le letture aziendaliste e prese di posizione ideologiche, dimenticando quella che dovrebbe essere la vera priorità di un’azienda sanitaria, di individuare gli strumenti per dare la risposta più efficace alla domanda di salute e assistenza della popolazione, in particolare delle fasce deboli.
“Chiediamo che sul tema si apra un confronto capace di individuare i giusti equilibri e le misure in grado di garantire la tenuta e l’efficienza del sistema sociosanitario, senza limitarsi – conclude il segretario di Fp-Cgil di Udine - ad un’analisi fredda e parziale, basata su tre soli indici: costo del personale, spesa farmaceutica e per la disabilità. No quindi a logiche da spending review pura e semplice. Eliminare gli sprechi è giusto ma spremere ulteriormente il personale o drenare risorse verso il privato, come ad esempio per i servizi ai disabili è una logica di tipo aziendalistica che drena ancora una volta risorse verso il privato che già sta prosperando”.
Endrius Salvalaggio
28 giugno 2024
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