Fine vita. Fedriga: “Regioni non possono legiferare su questo tema”
Il presidente del Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni in una intervista a La Stampa: “Per l'Avvocatura dello Stato, le Regioni non possono legiferare su un tema che è di competenza nazionale, addirittura aumentando i Lea. Il rischio è quello di una disomogeneità. Quello che una Regione può fare, e in FVG lo stiamo facendo, è potenziare le cure palliative”.
16 FEB - A pochi giorni dalla
Delibera dell’Emilia Romagna sul rispetto di quanto previsto nella
sentenza della Consulta sul suicidio medicalmente assistito, il presidente del Friuli Venezia Giulia e presidente della Conferenza delle Regioni,
Massimiliano Fedriga, interviene sul tema del Fine Vita in una intervista rilasciata a
La Stampa e, in particolare, sulla campagna
“Liberi subito” dell’Associazione Coscioni per portare, nei Consigli regionali di tutte le Regioni, una proposta di legge per il diritto al suicidio medicalmente assistito. Una proposta che però non piace a Fedriga, che sottolinea come, comunque, non sarebbe competenza delle Regioni legiferare in materia.
“Per l'Avvocatura dello Stato – dichiara nell’intervista - le Regioni non possono legiferare su un tema che è di competenza nazionale, addirittura aumentando i Livelli essenziali di assistenza. Il rischio, poi, è quello di una disomogeneità. Per questo in Friuli Venezia Giulia abbiamo fatto la scelta di non entrare nemmeno nel merito della proposta di legge dell'Associazione Luca Coscioni, che personalmente non condivido, ma di operare in un senso di trasparenza verso i cittadini”.
“Quello che una Regione può fare, e lo stiamo facendo – prosegue Fedriga -, è potenziare le cure palliative. Fare o dire altro significherebbe portare un tema così delicato in un contesto di propaganda che non mi piace per nulla. Soprattutto quando si parla della vita delle persone”.
16 febbraio 2024
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