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VI Forum Risk Management. 'Parto Sicuro percorso donna'. L'impegno del Ministero

In occasione del Forum si è parlato anche di gravidanza e parto. “Sono momenti centrali e rilevanti per la donna e per la famiglia e vanno vissuti con serenità confidando nella qualità del Ssn e nelle sue competenze professionali”. Ha affermato la D.ssa Sara Terenzi del Ministero della Salute.

24 NOV - Nel piano Sanitario Nazionale 2011-2013 sono evidenziati come aspetti fondamentali la sicurezza e l'umanizzazione del parto, il ricorso alla partoanalgesia e alla diminuzione dei tagli cesarei, la promozione e sostegno dell'allattamento al seno, la razionalizzazione della rete dei punti nascita e delle unità operative pediatriche-neonatologiche e delle terapie intensive neonatali nonché il trasporto materno e neonatale.

“Indicazioni precise – ha sottolineato Sara Terenzi- anche se esistono molti punti nei quali è possibile un miglioramento. La razionalizzazione dei punti nascita ad esempio, la riduzione del ricorso al taglio cesareo, il miglioramento delle attività di promozione e sostegno dell'allattamento materno possono essere i primi interventi da compiere”. Le politiche di ammodernamento del sistema richiedono una strategia per la qualità, condivisa fra tutti gli attori e la conseguente progettazione e sperimentazione di modelli clinici organizzativi e gestionali innovativi, che assicurino risposte efficaci ai bisogni di salute nell'ottica della clinical governance. Sintetizzando: riduzione di sprechi e costi e recupero di efficienza.

Si individua così un “percorso nascita” all'interno del quale è necessario identificare percorsi assistenziali idonei in nome della qualità, efficacia ed efficienza. Secondo il Dott. Carmine Gigli, Presidente Nazionale della Federazione Sindacale Medici Dirigenti, “bisogna garantire all'interno delle nostre unità operative risorse umane adeguate, assistenza con personale ostetrico e ginecologico h24, disponibilità di assistenza anestesiologica e assistenza pediatrica/neonatologica”. “Sul fronte della formazione degli operatori - prosegue Gigli - è necessario creare dei percorsi di formazione/aggiornamento di tutte le figure professionali coinvolte nel percorso di nascita con modalità integrate, promuovendo 'l'audit clinico' quale strumento di valutazione della qualità dei servizi e delle cure erogate”.

Una formazione che faccia uso anche di strumenti tecnici specifici.“Nell'accordo stato Regioni del 16 dicembre 2010 - ha ricordato la Terenzi - sono riconosciuti come essenziali strumenti come la “carta dei servizi per il percorso di nascita”. Una carta dei servizi specifica per il percorso nascita in cui, in conformità ai principi di qualità sicurezza e appropriatezza, siano contenute indicazioni riguardanti le informazioni generali sulle operatività dei servizi, le informazioni relative alle modalità assistenziali dell'intero percorso nascita, le informazioni sulle modalità per favorire l'umanizzazione del percorso nascita e le informazioni sulla rete sanitaria ospedaliera territoriale e sociale per il rientro, a domicilio, della madre e del neonato atta a favorire le dimissioni protette.

24 novembre 2011
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