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Fase 2. Emilia Romagna annuncia stanziamento di 14 miliardi da qui al 2022 per la ripresa. Alla sanità andranno 895 milioni

Per rafforzare il Ssr già quest’anno vengono stanziati complessivamente oltre 748 milioni di euro. Serviranno per la realizzazione dell’Hub Covid Hospital nazionale, la nuova costruzione, il completamento, l’adeguamento e la rifunzionalizzazione di numerose strutture ospedaliere, la realizzazione di Case della salute, oltre che per l’acquisto di ulteriori immobili, tecnologie e strumentazioni all’avanguardia.

29 APR - Investimenti per quasi 14 miliardi di euro da qui al 2022, in larga parte fondi pubblici ai quali si aggiungono cofinanziamenti privati. Con opere e interventi cantierabili subito o entro quest’anno per quasi 6 miliardi. L’Emilia-Romagna è pronta e guarda alla ripartenza sapendo di poter contare su una massiccia iniezione di risorse attraverso la leva pubblica, fondamentale per la politica industriale anticiclica che sarà necessaria dopo il lockdown causato dalla pandemia. Adesso e quando le attività economiche e i servizi, in ogni comparto, potranno riprendere a pieno.

Per quanto riguarda il 2020, sono cinque i filoni dove si concentra in particolare l’azione regionale: Salute, scuola, mobilità, imprese, ambiente e territorio, con il capitolo ricostruzione post sisma (oltre 2 miliardi nel triennio per completarla definitivamente, che tocca trasversalmente un po’ tutti i settori). Oltre a turismo, cultura, casa, sport, digitale e big data.

Per rafforzare il Sistema Sanitario Regionale pubblico, che si è dimostrato determinante nel garantire la salute dei cittadini e la tenuta dei territori, già quest’anno vengono stanziati complessivamente oltre 748 milioni di euro. Serviranno per la realizzazione dell’Hub Covid Hospital nazionale, la nuova costruzione, il completamento, l’adeguamento e la rifunzionalizzazione di numerose strutture ospedaliere, la realizzazione di Case della salute, oltre che per l’acquisto di ulteriori immobili, tecnologie e strumentazioni all’avanguardia.
 
A questo pacchetto di risorse si aggiungono, nel biennio 2021-22, altri 147 milioni per la sanità dell’Emilia-Romagna che serviranno a completare il rinnovamento di alcuni ospedali a Parma, Modena, Bologna, Ravenna e Ferrara e per il miglioramento sismico dei nosocomi romagnoli.
Con oltre 2 miliardi e 200 milioni di euro di investimenti la Regione conta inoltre di mettere la parola fine al capitolo ricostruzione post sisma. Un intervento massiccio che toccherà le opere pubbliche con più di mille cantieri aperti per un valore complessivo di 950 milioni di euro. Risorse anche per i due comparti nei quali la gran parte dei lavori è stata eseguita: altri 900 milioni di euro saranno destinati alla ricostruzione privata (case e piccole attività), mentre con 350 milioni di euro si chiuderà la ricostruzione delle attività produttive.

“È un ‘bazooka’ di investimenti - ha detto il Presidente della Regione Stefano Bonaccini -, spero ne arrivino tanti altri dall’Europa, ci mettiamo nella condizione che l’Emilia-Romagna oltre a chiedere, cerca di fare la propria parte. C’è un piano di scelte cospicue: in epoche recessive servono investimenti pubblici per far rigirare la ruota dell’economia”.

29 aprile 2020
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