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Amianto. In Emilia Romagna procedure più semplici e snelle per le segnalazioni e il coordinamento degli interventi

Approvate le Linee di indirizzo di Regione e Anci Emilia-Romagna. Venturi: “Semplificare le procedure nei confronti dei cittadini e, al tempo stesso, rendere più efficiente ed efficace l'azione della pubblica amministrazione”. E insieme al presidente Anci, Andrea Gnassi, invia una lettera a sindaci e Asl per sollecitare l’adozione delle linee guida su tutto il territorio regionale.

02 DIC - A chi e come segnalare la presenza di una tettoia in eternit? Come si deve comportare il proprietario di un immobile dove c’è del materiale contenente amianto? A fare chiarezza e introdurre maggiore omogeneità su tutto il territorio, intervengono apposite Linee di indirizzo, elaborate nell’ambito delle azioni previste dal Piano Amianto regionale. Frutto di un confronto tra Anci Emilia-Romagna, Comuni, Aziende Usl e Regione, il documento, non ancora pubblicato sul sito della Regione, punta a mette realizzare “procedure più semplici e snelle per gestire le segnalazioni relative alla presenza di materiali contenenti amianto e per coordinare gli interventi successivi, identificando ruoli precisi per una migliore risposta a favore dei cittadini”, spiega la Regione in una nota.

“Il nostro impegno su prevenzione e sicurezza, in fatto di amianto, non viene meno” sottolinea l’assessore regionale alle Politiche per la Salute, Sergio Venturi, che ha firmato assieme ad Andrea Gnassi, sindaco di Rimini e presidente Anci Emilia-Romagna, la lettera di presentazione delle Linee inviata ai sindaci e ai direttori delle Aziende sanitarie. “Ci auguriamo - prosegue Venturi - che queste Linee vengano adeguatamente implementate su tutto il territorio regionale, in un’ottica di collaborazione interistituzionale, per semplificare le procedure nei confronti dei cittadini e, al tempo stesso, rendere più efficiente ed efficace l’azione della pubblica amministrazione”.

Le Linee, si legge nella nota regionale che ne sintetizza i contenuti, “intendono rafforzare l’approccio intersettoriale e la cooperazione tra i soggetti istituzionali coinvolti, promuovendo un rapporto più strutturato tra Comuni e Dipartimenti di Sanità pubblica delle Aziende Usl nella gestione di problematiche relative alla presenza sul territorio di materiali che contengono amianto. In particolare, definiscono procedure semplificate fra Comuni e Ausl per la gestione di segnalazioni da parte di cittadini relative alla presenza di materiali e per il coordinamento delle azioni successive”.

“Spesso - rileva la nota regionale - i cittadini, preoccupati per la presenza di materiali contenenti amianto (ad esempio, coperture di edifici di qualsiasi natura, manufatti diversi dalle coperture come canne fumarie, vasche, strutture di ricovero per animali) inviano segnalazioni ai diversi enti coinvolti (Comune, Azienda Usl, Arpae). Per facilitare l’interfaccia con i cittadini, è previsto che eventuali segnalazioni vadano inviate ai Comuni che attivano, se necessario, i Dipartimenti di Sanità pubblica per il supporto tecnico e l’Arpae in caso di materiali abbandonati al suolo”.

Viene promossa una modulistica standardizzata per il cittadino, con un contenuto informativo completo che consenta al Comune e all’Azienda Usl di disporre di informazioni utili a gestire efficacemente, e secondo criteri di priorità, le problematiche connesse alla presenza di materiali contenenti amianto.

Infine, viene rafforzata la condivisione di informazioni tra enti per una più puntuale conoscenza della presenza di materiali contenenti amianto sul territorio.

Cosa devono fare i proprietari di immobili, se sono presenti materiali contenenti amianto

Il proprietario del manufatto non è obbligato a rimuovere il materiale contenente amianto, ma a mantenerlo in uno stato di conservazione idoneo. È necessario, pertanto, che effettui una corretta valutazione, adotti un corretto programma di manutenzione e controllo, individui una persona di riferimento per la gestione del programma, qualora non lo faccia lui stesso. Il proprietario dovrà operare nel rispetto della tecnica e dell’attuale normativa vigente rivolgendosi, eventualmente se necessario, a professionisti tecnicamente competenti. In caso di rimozione dovrà avvalersi di ditte che rispondono ai requisiti di legge.

“Entrambi i soggetti coinvolti, Comune e Ausl - riferisce infine la nota - sono a disposizione, nell’ambito delle proprie competenze, per un’adeguata informazione ai cittadini sui rischi legati alla presenza di amianto, sulle azioni adottate per la riduzione e il contenimento del rischio, sulle procedure operative e sulle responsabilità dei proprietari di immobili con presenza - probabile o accertata - di materiali contenenti amianto”.

02 dicembre 2019
© Riproduzione riservata

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