West Nile virus. Ausl Modena, attenzione a ospedali, case di riposo e luoghi di aggregazione: Come proteggersi
Fondamentali le misure di protezione personale dalle punture di zanzara a tutela degli anziani e dei malati cronici pur se in presenza di una fase di rischio 2 (probabilità bassa/moderata di epidemia). Il punto della situazione nel corso di un incontra tra amministrazioni comunali e l’Azienda con i servizi di Igiene pubblica e veterinaria
30 AGO - Fare il punto sull’andamento delle arbovirosi, le azioni previste per questa fase, la tutela dei luoghi frequentati da persone fragili e, infine, sui possibili scenari di fronte all’eventuale innalzamento del livello di rischio.
Questo l’obiettivo dell’incontro di aggiornamento e di confronto tra i rappresentanti delle amministrazioni comunali e l’Azienda Usl di Modena, con i servizi di Igiene Pubblica e Veterinario
Un incontro che segue di pochi giorni una lettera inviata alle direzioni sanitarie degli Ospedali pubblici e privati, ai comuni per quanto concerne la presenza di circoli ricreativi e di aggregazione per anziani, alle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali e anche alle case-albergo.
Pur mantenendoci ancora nella fase di rischio 2 (probabilità bassa/moderata di epidemia di West Nile) con presenza di zanzare infette, la nota richiama l’importanza di applicare le misure previste nel Piano regionale di sorveglianza e controllo delle arbovirosi per limitare per quanto possibile la presenza di focolai di moltiplicazione delle zanzare, contribuendo così a ridurre il rischio sanitario e per una maggior protezione di anziani e malati cronici.
“Oltre all’invito alla protezione personale dalle punture di zanzare, una corretta gestione di ambienti esterni ed interni è un importante elemento di tutela a favore di queste categorie di persone – ha spiegato Giovanni Casaletti direttore del Servizio di Igiene Pubblica dell’Azienda Usl di Modena – In caso di infezione da virus West Nile, l’età avanzata e la multicronicità, influendo sull’efficienza del sistema immunitario, costituiscono un fattore predisponente allo sviluppo di forme neuroinvasive come encefaliti o meningiti, che possono avere complicanze molto severe talvolta con esito infausto. Per questo, qualora si verificasse un’epidemia con conseguente innalzamento del livello di rischio – aggiunge Casaletti – saranno necessari interventi preventivi periodici con prodotti adulticidi nei contesti con spazi verdi fruibili e che ospitano persone fragili (anziani o ammalati) come ospedali, sia pubblici che privati, strutture socio-assistenziali, luoghi di ritrovo per anziani”.
Ai comuni è richiesta una verifica dell’applicazione delle misure di prevenzione e contrasto alle zanzare presso i centri anziani presenti sui rispettivi territori e collaborazione nella corretta diffusione delle informazioni alla cittadinanza. Al momento, per quanto riguarda le strutture ospedaliere, socio-sanitarie e socio-assistenziali, il Servizio igiene pubblica ha ricordato alle direzioni sanitarie di mettere in atto le misure di contrasto alla moltiplicazione delle zanzare per tutelare gli ospiti, gestendo correttamente gli spazi esterni e interni. È opportuno, si aggiunge nella lettera, verificare già da ora la disponibilità di ditte di disinfestazione per evitare periodi di latenza, in previsione di un eventuale innalzamento del livello di rischio. Ad oggi sono tre i casi di West Nile Disease accertati dal Servizio di Igiene Pubblica dell’Azienda USL di Modena, di cui uno già dimesso. Due sono ricoverati al Policlinico di Modena; uno si trova in terapia intensiva.
“Al di fuori delle situazioni di emergenza sanitaria – precisa Casaletti – la lotta a questi insetti si basa prioritariamente sull’eliminazione dei possibili focolai di sviluppo e su metodi che uccidono le larve o ne impediscono la maturazione. L’intervento adulticida, purtroppo, ha un effetto immediato – diminuendo gli insetti presenti in un determinato ambiente nel momento dell’intervento stesso – ma di breve durata e non si esclude che, in un futuro anche prossimo, possa provocare fenomeni di resistenza nelle zanzare (obbligando dunque a utilizzare principi attivi sempre più potenti e pericolosi per la salute). Al contrario gli interventi antilarvali, l’eliminazione dei ristagni di acqua e la prevenzione della loro formazione, producono risultati duraturi nel medio e lungo periodo. Perciò la lotta adulticida non deve essere considerata un mezzo da adottarsi a calendario, così come forse erroneamente possono pensare tanti cittadini, ma sempre e solo a seguito di verifica del livello di infestazione presente o per esigenze sanitarie effettive. Accanto a ciò – conclude Casaletti – non bisogna mai dimenticare la protezione personale, perché in questa stagione le zanzare si trovano un po’ ovunque ed è allora fondamentale ridurre al minimo il rischio di essere punti”.
Come proteggersi:
Gli strumenti di protezione più efficaci sono gli indumenti e i prodotti repellenti per gli insetti.
· I repellenti vanno applicati sulle parti scoperte del corpo: per utilizzarli correttamente è fondamentale rispettare dosi e modalità riportate nelle istruzioni in etichetta.
· Per evitare le punture è consigliabile vestirsi sempre con colori chiari, indossare pantaloni lunghi, maniche lunghe e non utilizzare profumi
· È consigliabile ridurre al minimo la presenza delle zanzare all’interno degli ambienti utilizzando zanzariere e condizionatori. Si possono usare anche apparecchi elettroemanatori di insetticidi liquidi o a piastrine e zampironi, ma sempre con le finestre aperte.
30 agosto 2019
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