Bologna, appalti Ausl pilotati. Dieci indagati. L’Ausl precisa: “Gara revocata a maggio”
Si trattava della gara per il Centro Regionale Ausili (che include anche il Centro Ausili Tecnologici) ed il Centro adattamento ambiente domestico, il cui capitolato risulta oggetto dell’impianto accusatorio. “Lo scorso anno, venuta a conoscenza dell’apertura di un procedimento penale verso ignoti da parte della Procura, l’Azienda Usl aveva revocato la procedura di gara allora ancora in essere”, spiega la Ausl.
20 FEB - Dieci persone, sette dirigenti e funzionari dell'Ausl di Bologna più il responsabile e due dipendenti della Aias Bologna Onlus, hanno ricevuto un avviso di conclusione indagini preliminari per turbata libertà del procedimento di scelta del contraente. “Si tratta – spiega l’Ansa - di un'inchiesta del nucleo polizia economico-finanziaria Guardia di Finanza, coordinata dal pm
Roberto Ceroni, su alcuni bandi pubblici sulla gestione delle attività e dei servizi a supporto della disabilità che gli indagati avrebbero pilotato o tentato di indirizzare. Nel mirino degli investigatori atti diretti a condizionare o alterare il procedimento di scelta su tre appalti e affidamenti indetti dall'Ausl per il dipartimento Salute mentale – Dipendenza patologiche, di cui uno concesso e due revocati in corso d'opera, per un importo complessivo di oltre 3 milioni di euro”.
I bandi in pratica venivano predisposti, per l'accusa, per essere 'cuciti addosso' alle caratteristiche della onlus.
In riferimento alla notizia, l’Azienda USL di Bologna è intervenuta con una nota per precisare che si tratta di una procedura di gara revocata nel mese di maggio del 2018, che pertanto non ha dato esito ad alcuna assegnazione di servizi. In particolare, si trattava della gara per il Centro Regionale Ausili (che include anche il Centro Ausili Tecnologici) ed il Centro adattamento ambiente domestico, il cui capitolato risulta potenzialmente oggetto dell’impianto accusatorio.
“Lo scorso anno – spiega la nota dell’Ausl -, venuta a conoscenza dell’apertura di un procedimento penale verso ignoti da parte della Procura della Repubblica sul tema in oggetto, l’Azienda Usl aveva revocato la procedura di gara allora ancora in essere. Non potendo lasciare il territorio privo di servizi così complessi e rilevanti, questa Direzione Aziendale ha dunque chiesto supporto, per il tramite dell’Agenzia regionale Intercent-ER, ad altra Azienda Sanitaria della Regione Emilia-Romagna di espletare la procedura di gara, al fine di garantire la massima trasparenza scegliendo un ente terzo non coinvolto in alcun modo nella vicenda. Tale procedura risulta in fase di conclusione”.
Con la conclusione delle indagini preliminari, l’Azienda USL di Bologna ha dato mandato a un legale di propria fiducia di effettuare una richiesta di accesso agli atti del procedimento, passaggio possibile solo ora con la conclusione delle indagini preliminari. “Alla luce delle informazioni che verranno acquisite l’Azienda valuterà se e quali provvedimenti adottare”.
20 febbraio 2019
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