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Modena. Per Gibertoni (M5S), Ausl va contro i medici di emergenza territoriale: “Pesanti conseguenze per i Pronto soccorso”

Questa la denuncia del consigliere comunale  Pentastellato che ha presentato un’interrogazione sul caso del mancato riconoscimento dell’accordo integrativo aziendale e per scongiurare il rischio di uno sciopero e di forti disagi nei Pronto Soccorso della provincia.

07 SET - “Il mancato recepimento da parte dell’Ausl di Modena dell’accordo integrativo aziendale che riguarda i Medici dell’Emergenza Territoriale rischia di aggravare i già pesanti disagi che ogni giorno si registrano all’interno dei Pronto soccorso. Per questo la Regione dovrebbe chiedere immediatamente conto ai vertici dell’Ausl di un comportamento davvero incomprensibile”.
 
Questa la denuncia del consigliere regionale pentastellato Giulia Gibertoni che ha presentato un’interrogazione sul caso sollevato da alcune sigle sindacali le quali lamentano il mancato recepimento da parte dell’Ausl di Modena della intesa applicativa sul nuovo accordo integrativo aziendale per le accessorietà prestazionali aggiuntive in Pronto Soccorso e per il pieno rispetto dell’accordo collettivo nazionale.
 
“Uno degli effetti di quella che appare come una scelta assolutamente incomprensibile – ha spiegato Gibertoni – sarà quello della dismissione dell’erogazione dei servizi prestazionali aggiuntivi di Pronto soccorso e di Osservazione breve intensiva. Effetto che secondo quanto comunicato avverrà con differimento di 15 giorni dalla comunicazione (quindi tra circa una settimana da oggi) al fine di non creare disservizi nell’immediato e di consentire all’Azienda di procedere ad una eventuale organizzazione diversa dei servizi. Un accorgimento che però non potrà evitare delle ripercussioni molto gravi sull’attività dei Pronto soccorso”.
 
Nell’interrogazione Gibertoni fa notare come il taglio dei posti letto nei reparti ospedalieri, senza offrire valide alternative, ha convogliato tanti pazienti nei Pronto soccorso che di conseguenza sempre più stanno assumendo anche la funzione impropria di luogo di ricovero. Inoltre, le Case della Salute si sono rilevate un fallimento per quanto riguarda l’assorbimento di quelle patologie da codice verde e bianco che continuano ad affluire proprio nei Pronto soccorso. “Ecco perché la Regione – ha concluso – dovrebbe intervenire al più presto su questo tema chiedendo all’Ausl di Modena conto di un comportamento irresponsabile e specificando quali contromisure verranno prese per cercare di limitare quelli che saranno degli inevitabili disagi per gli utenti dei Pronto soccorso”.

07 settembre 2018
© Riproduzione riservata

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