Festival Scienza Medica, Farmindustria: “In Italia spesa farmaceutica inferiore del 30% rispetto ai big Ue”
“L’Italia è in buona salute”. Lo ha affermato il presidente di Farmindustria, Massimo Scaccabarozzi che, ospite al Festival della Scienza Medica di Bologna, ha tirato le somme tra i soldi investiti per la spesa sanitaria e farmaceutica. Cifre in uscita così contenute da piazzare il Belpaese in testa alla classifica europea delle spese più basse. Anche il prezzo dei farmaci è risultato molto competitivo.
21 APR - Spesa sanitaria più bassa rispetto agli altri Paesi europei. Quella farmaceutica pubblica pro-capite è addiruttura inferiore di circa il 30% rispetto ai big Ue. Pure i prezzi dei farmaci, negoziati a livello nazionale con l’Agenzia Italiana del Farmaco, risultano più che competitivi, se confrontati con le nazioni dell’Unione. Dati che, insieme, sono lo specchio di un’ Italia che gode buona salute. A disegnare il quadro complessivo è stato
Massimo Scaccabarozzi, Presidente di Farmindustria, ospite all'incontro “Il valore della salute e il prezzo dei farmaci" del festival della Scienza Medica di Bologna, presso la sala della Cultura di Palazzo Pepoli.
“Queste cifre – ha spiegato Scaccabarozzi - dimostrano che la spesa farmaceutica è sotto controllo e costantemente monitorata. L’industria farmaceutica è un asset strategico per l’Italia anche dal punto di vista economico: dal 2010 a oggi è il settore con la più alta crescita della produzione, +13% rispetto a -5% della media manifatturiera, e dell’export, +52% rispetto a +24%. E con una ricerca di qualità, a prevalenza femminile: il 52% degli occupati in R&S è donna”.
Il settore, nel suo complesso, per il Presidente di Farmindustria, rappresenta “una locomotiva industriale e tecnologica che contribuisce alla crescita del Paese ma che ha un forte impatto sulla qualità di vita di milioni di persone. Se viviamo di più e meglio è grazie anche alla ricerca farmaceutica. Dagli anni ‘80-‘90 è scesa nei Paesi avanzati la mortalità per moltissime patologie, croniche ed acute, ad esempio neoplasie, HIV ed epatite C. E sono aumentate, pure tra gli anziani, le persone che si dichiarano soddisfatte della propria salute”.
È in atto un Rinascimento della Ricerca farmaceutica: “tutto grazie ad una pipeline di quasi 15 mila prodotti allo studio nel mondo – ha aggiunto Scaccabarozzi - dei quali oltre 7.000 in fase clinica. Il 40% di questi potrebbe diventare un farmaco di medicina personalizzata. Lo sviluppo dell’intelligenza artificiale, dei Big Data e della robotica apre poi nuovi e affascinanti scenari”.
Prospettive future? Per il numero un di Farmindustria “il farmaco sarà sempre più parte di un processo assistenziale e non considerato solo un prodotto. La sfida – ha concluso - è adeguare in tempi rapidi la governance del sistema per accogliere velocemente le innovazioni terapeutiche e attrarre gli investimenti”.
21 aprile 2017
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