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Vaccini. Tar Emilia Romagna chiede al Ministero una relazione sull’approvvigionamento del monodose antidifterico

Fissata al 13 giugno una nuova udienza sui ricorsi di alcune famiglie e del Codacons contro la legge regionale sull’obbligo di vaccinazione per l’iscrizione al nido. Venturi: “Siamo soddisfatti: dal Tar nessuna sospensiva o stop alla nostra legge. Continuiamo a lavorare per avere i vaccini ad hoc e permettere la somministrazione dei soli obbligatori”.

07 APR - Una relazione al Ministero della Salute di avere, entro 45 giorni, sull'approvvigionamento del solo vaccino monodose antidifterico. È quanto ha chiesto il Tar dell’Emilia Romagna nell’ambito dei ricorsi di alcune famiglie e del Codacons, contrari all'applicazione della normativa regionale che prevede l’obbligo vaccinale per l’iscrizione al nido. La nuova udienza è fissata per il 13 giugno.

“Siamo soddisfatti: non c’è stato alcuno stop alla nostra legge regionale, né è stato messo in discussione l’obbligo vaccinale che abbiamo introdotto per l’iscrizione agli asili nido e ai servizi educativi e ricreativi, pubblici e privati, dell’Emilia-Romagna. Siamo quindi più che mai convinti nel voler portare avanti questa che per noi, lo ribadiamo, è una misura di tutela della salute pubblica e di tutti i bambini, a partire dai più deboli ed esposti. E siamo orgogliosi di aver aperto la strada a livello nazionale, attivandoci su un tema ora nell’agenda del Governo e di altre Regioni, che guardano al nostro modello”, commenta in una nota l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Sergio Venturi, dopo l’ordinanza del Tribunale amministrativo regionale che chiede, in particolare, una relazione sulla divisione di competenze tra Ministero stesso, AIFA, Istituto superiore di sanità e Regioni in ordine all'assenza in commercio del solo vaccino monodose antidifterico, aggiornandosi al 13 giugno.

“Aspettiamo il chiarimento del Ministero rispetto all’approvvigionamento del singolo vaccino antidifterico; pur non avendo, a differenza del livello nazionale, competenza diretta, siamo impegnati da tempo per poterlo reperire sul mercato, impegno che ovviamente prosegue”, ha aggiunto Venturi.

“Al momento - sottolinea infatti l’assessore - sulla base delle licenze attuali è possibile reperire singolarmente tre dei quattro vaccini obbligatori - tetano, poliomelite, epatite B – ma non la difterite, e possono essere solo il Ministero e le autorità sanitarie nazionali a intervenire per avere nuove e diverse produzioni, non la Regione. In Emilia-Romagna, da calendario nazionale, offriamo il vaccino esavalente, che contiene le quattro vaccinazioni obbligatorie più due raccomandate contro la pertosse e la meningite, malattie molto pericolose che possono avere gravi conseguenze, in particolare nel primo anno di vita (e i vaccini associati, come l’esavalente, non aumentano il rischio di effetti collaterali)”.

“Ma, lo ripeto - conclude Venturi - continuiamo ad attivarci per avere vaccini ad hoc e permettere a quei genitori, che come sottolinea anche il Tar sono ‘in numero ridotto ma non trascurabile’, di completare le vaccinazioni somministrando le sole per le quali è previsto l’obbligo normativo”.

07 aprile 2017
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