Emilia Romagna. Salute mentale, dalla Regione 38 mln per servizi di prevenzione, diagnosi e cura
Destinati alle Aziende sanitarie per l’assistenza e la riabilitazione delle persone con disagio psichico e disturbi mentali ma anche per affrontare autismo, difficoltà di apprendimento, anoressia e bulimia, che spesso colpiscono bambini e ragazzi. Venturi: “Attenti a bisogni assistenziali sempre più diffusi e a disturbi che colpiscono soprattutto i giovani”.
14 SET - "La Regione Emilia-Romagna ha destinato 38 milioni di euro per interventi socio-sanitari finalizzati alla prevenzione e cura delle persone affette da patologie psichiatriche o disturbi mentali. Interessate dagli interventi che potranno essere realizzati grazie a questo stanziamento deciso dalla Giunta regionale, saranno le persone dimesse dagli Ospedali psichiatrici e da quelli psichiatrico-giudiziari, ma anche giovani o giovanissimi con problemi di autismo, di difficoltà nell’apprendimento o che presentano disturbi del comportamento alimentare, come l’anoressia o la bulimia". I fondi regionali serviranno a sostenere il sistema dei servizi e degli interventi socio-sanitari nell’area della salute mentale e del superamento degli ex ospedali psichiatrici. A comunicarlo è una nota della Regione.
“Con questo importante impegno finanziario - spiega
Sergio Venturi, assessore regionale alle Politiche per la salute - anche quest’anno andremo ad assicurare la qualità dei servizi di prevenzione, diagnosi e cura in ambulatorio e a domicilio per le persone che soffrono di patologie o disagi psichici. Sempre collaborando attivamente con i servizi del territorio, con quelli ospedalieri, con il volontariato e le associazioni di utenti e familiari. La nostra attenzione- sottolinea l’assessore- è rivolta in particolare a bisogni assistenziali sempre più diffusi quali, ad esempio, i disturbi del comportamento alimentare e l’autismo che colpiscono soprattutto i più giovani”.
I fondi vengono così assegnati alle altre Aziende sanitarie: 6,7 milioni di euro all’Ausl di Bologna, 3 milioni di euro all’Ausl di Piacenza , 5 milioni di euro all’Ausl di Parma, 4 milioni all’Ausl di Reggio Emilia, 3 milioni all’Ausl di Modena, 3 milioni all’Ausl di Imola, 4 milioni all’Ausl di Ferrara, 6 milioni all’Ausl Romagna.
“Lo stanziamento – riferisce ancora la nota - andrà a finanziare in particolare il ‘Fondo per l’autonomia possibile’, con 34 milioni di euro. Il Fondo prevede interventi di assistenza socio-sanitaria a bassa intensità in favore dei pazienti dei Centri di Salute mentale, delle persone dimesse dagli ex ospedali psichiatrici e psichiatrici giudiziari e dalle Residenze per l’esecuzione della misura di sicurezza (Rems)”.
Al programma “Disturbi del comportamento alimentare” per l’assistenza residenziale dei pazienti affetti da questa patologia andranno 300 mila euro. Le strutture accreditate sono “In Volo”, a Pellegrino Parmense (Pr), e “Residenza Gruber” a Bologna.
Un fondo pari a 480 mila euro, sempre in materia di disturbi del comportamento alimentare, sarà destinato più specificatamente all’assistenza a pazienti in età pediatrica (12-15 anni). Supera invece il milione di euro la cifra destinata al “Programma autismo”, per l’assistenza territoriale alle persone con disturbo dello spettro autistico (Pria), che sarà ripartito in relazione alla popolazione 0-17 anni al 1^ gennaio 2015. Al programma “Esordi psicotici” sono destinati 400 mila euro, 550 mila al “Programma regionale operativo per disturbi specifici di apprendimento” (diagnosi e presa in carico di pazienti residenti di età compresa tra 6-18 anni), 280 mila per quello “Disabilità intellettive” rivolto a bambini e adolescenti tra 0 e 17 anni di età.
“Lo stanziamento complessivo – spiega infine la nota - rientra nel Piano attuativo di Salute mentale e superamento degli ex Ospedali psichiatrici, previsto nell’ambito della programmazione e del finanziamento del Servizio Sanitario regionale per il 2016”.
14 settembre 2016
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