Emilia Romagna. Sensoli (M5S): “Case della Salute non sono il paradiso che la Giunta vuol far credere”
La consigliera interviene sulle polemiche tra l'assessore e i medici di medicina generale riguardo all'introduzione del software unico e alle Case della Salute. “Venturi garantisca l'autonomia dei medici di medicina generale. Non servono chiusure ma un confronto aperto, sia su questi temi che sul contesto complessivo".
01 LUG - “La Regione fa finta di non sapere che i Medici di Medicina Generale sono professionisti, legati all’Azienda Sanitaria da una convenzione, dunque non sono dipendenti dal Servizio Sanitario Regionale ma lavoratori autonomi convenzionati”. È questo il commento di
Raffaella Sensoli, consigliera regionale del M5S e vicepresidente della Commissione Sanità, riguardo alle polemiche dopo l'introduzione del software unico della Regione negli studi dei medici di medicina generale a cui ha replicato ieri l’assessore
Sergio Venturi. Polemiche che hanno riguardato anche le Case della Salute.
“Prima ancora di approvare definitivamente l’assetto organizzativo delle Case della Salute in Emilia-Romagna, ancora in discussione – afferma Sensoli in una nota -, l’assessore preme affinché i medici di Medicina Generale convenzionati, invece di valutare in autonomia, aderiscano, raccogliendo il suo invito/ordine, all’allocazione dentro le Casa della Salute giustificando tale scelta/imposizione come un’importante opportunità di sviluppo professionale e descrivendo le Case della Salute come un paradiso dove lavorano e collaborano tra di loro, in équipe, i medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, infermieri, assistenti sociali e specialisti. Nelle esperienze già attive però questo paradiso non si è mai realizzato come testimonia il caso di Forlimpopoli che abbiamo denunciato qualche giorno fa dove la Casa della Salute è ormai una succursale del pronto soccorso”.
Per Sensoli “Venturi ha ragione quando dice che non servono chiusure ma un confronto aperto, sia su questi temi che sul contesto complessivo. Per questo auspichiamo che vi sia confronto vero sulla base della situazione in essere e non sulla base di affermazioni del tutto astratte che disegnano le Case della Salute la panacea di tutti i problemi della Sanità regionale. Per questo speriamo che l’incontro convocato per mercoledì 13 dall’Assessore con tutte le rappresentanze dei Medici di medicina generale, sia proficuo e che insieme possano trovare le migliori soluzioni per far ripartire, con il piede giusto, le Case della Salute a cui – chiarisce la consigliera - il M5S non è contrario, ma esige che vengano implementate con percorsi partecipati, senza imposizioni, nel pieno rispetto dei ruoli professionali e soprattutto che siano funzionali alla cura dei cittadini e non a una diminuzione dei servizi sanitari per i cittadini e della loro qualità”.
01 luglio 2016
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