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Emilia Romagna. Medici di famiglia in stato di agitazione. “No a software unico e ad un ruolo subordinato di erogatori di prestazioni senza autonomia”

La Fimmg all’attacco contro la Regione. Due le questioni sul banco degli imputati per i medici: la sostituzione obbligatoria dei software regionali che viene ritenuta una “violazione dell’accordo integrativo” e il ruolo del medico di famiglia all’interno delle Case della Salute: “Sono completamente difformi da quelli concordati nelle corrispondenti UCCP previste dal vigente Accordo Nazionale”. LA DICHIARAZIONE DI STATO DI AGITAZIONE

26 GIU - I medici di famiglia della Fimmg dell’Emilia Romagna entrano in stato di agitazione. A comunicarlo è il Segretario Generale Regionale Fimmg Emilia Romagna Renzo Le Pera che in una nota motiva la decisione dei medici.
 
Due sono i temi che ai mmg non vanno giù. In primis la scelta della Regione di procedere alla sostituzione obbligatoria dei programmi informatici (software gestionali). “La Fimmg – spiega la nota - ha, sempre, nelle sedi di confronto sindacale e pubblicamente, dichiarato la assoluta non condivisione all’iniziativa ritenendola una violazione dei contenuti dell’accordo integrativo regionale vigente, nonché una grave limitazione al diritto dei Medici si scegliere gli strumenti professionali più adatti alla corretta gestione dei dati clinici ed epidemiologici dei propri assistiti”.
 
Ma forse il tema più caldo dove la protesta è più forte riguarda un documento su “L’assetto Organizzativo delle Case della Salute in Emilia Romagna” e nel quale sono dettagliatamene elencati compiti, funzioni e ruolo professionale dei Medici di Medicina Generale (in assenza di qualsiasi accordo regionale sottoscritto sull’argomento con le OO.SS).
 
“Ruolo, compiti e funzioni – specifica la Fimmg – indicati nel documento comunicato dai dirigenti l’Assessorato Politiche per la Salute, sono completamente difformi da quelli concordati nelle corrispondenti UCCP previste dal vigente Accordo Nazionale per la Medicina Generale, e sono anche completamente difformi con quelli in uso nelle “Case della Salute” già presenti nel territorio regionale; ma, soprattutto, ruolo compiti e funzioni della Medicina Generale sono non condivisi e non condivisibili laddove prefigurano un ruolo, per il Medico di Medicina Generale, puramente subordinato di erogatore di prescrizioni privo di autonomia professionale, selezionatore di elenchi di assistiti da affidare per le funzioni di prevenzione, diagnosi e cura ad altre categorie professionali, con conseguente limitazione o perdita per i cittadini della libera scelta del medico curante e del rapporto di fiducia e, quindi, della continuità dell’assistenza medica. Tutto ciò in assenza di una intesa almeno regionale sottoscritta”.
 
Queste le ragioni per cui la Fimmg Emilia Romagna, dichiara “lo stato di agitazione dei Medici di Medicina Generale della Regione Emilia Romagna e, trascorsi i termini previsti dalla legge per le procedure di raffreddamento e conciliazione, metterà in atto ogni legittima forma di tutela e di protesta fino ad individuare e comunicare le date e le modalità di eventuali scioperi”.

26 giugno 2016
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