Uccise tre operatrici sanitarie antipolio in Afghanistan. Henrietta Fore (Unicef): “Chi opera in prima linea non dovrebbero mai essere un bersaglio di violenza”
Le donne operatrici sanitarie sono state uccise mentre svolgevano il loro lavoro salvavita per i bambini a Jalalabad, nella provincia di Nangarhar, in Afghanistan.per il Direttore generale dell’Unicef gli operatori sanitari “devono essere in grado di svolgere le loro attività salvavita in un contesto sicuro e protetto”
31 MAR - “Quattro vaccinatori antipolio, tre dei quali donne, sono stati attaccati ieri mattina, mentre svolgevano il loro lavoro salvavita per i bambini a Jalalabad, nella provincia di Nangarhar, in Afghanistan. Purtroppo, le tre donne sono state uccise. L’Unicef è indignato per questo attacco”.
Queste le parole del Direttore generale dell’Unicef
Henrietta Fore che ha espresso a nome dell’Unicef “le sue più profonde condoglianze alle famiglie, ai colleghi e agli amici delle coraggiose vaccinatrici che erano in prima linea per combattere la diffusione della polio e mantenere i bambini dell’Afghanistan al sicuro da questa malattia invalidante”.
“Gli operatori sanitari in prima linea non dovrebbero mai essere un bersaglio di violenza – ha dichiarato – devono essere in grado di svolgere le loro attività salvavita in un contesto sicuro e protetto. L’Unicef lavora da anni con il governo, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’Iniziativa Globale per l’Eradicazione della Polio e i partner sulle campagne di vaccinazione contro la polio nel paese. Restiamo impegnati a sostenere gli sforzi per l’eradicazione della polio in Afghanistan”.
31 marzo 2021
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