Andi si costituirà parte lesa contro dentista romano fermato per frode fiscale
La vicenda del professionista che aveva evaso 8 mln in 5 anni, per il presidente Andi, Gianfranco Prada, “ getta discredito su una categoria che, subito dopo i notai, è quella che tra i liberi professionisti denuncia di più all’Agenzia delle Entrate”.
04 GIU - “Ci costituiremo come parte lesa nei confronti del professionista romano denunciato per evasione fiscale. La vicenda non fa che penalizzare l’immagine della nostra professione fomentando il luogo comune. Sulla base dei dati diffusi dall’Agenzia delle Entrate, i dentisti con i loro 129.400 euro di fatturato medio sono, dopo i notai, i liberi professionisti che denunciano di più”. A dichiararlo è stato Gianfranco Prada, presidente dell’Associazione nazionale dentisti italiani (Andi), facendo riferimento al
dentista romano fermato nei giorni scorsi dalla Guardia di Finanza per aver evaso 8 mln di euro negli ultimi 5 anni.
Combattere l’evasione fiscale, secondo Prada, significa anche fare concorrenza sleale nei confronti dei dentisti onesti, “potendo applicare tariffe più basse, spesso utilizzando prodotti scadenti essendo costretto a comprare materiali non fatturati e quindi senza la garanzia delle necessarie certificazioni di qualità, e mettendo quindi a rischio la salute dei propri pazienti”.
Per questo, come sottolineato da Andi in una nota, “da anni chiediamo che il Parlamento consenta la piena detrazione fiscale della parcella del dentista cosa che permetterebbe un concreto risparmio ai cittadini, consentendo di effettuare quelle cure che oggi la crisi economica e l’assenza a di una offerta pubblica -e non il costo delle nostre prestazioni- costringono a rinunciarvi”.
Infine, Prada ha voluto precisare che il medico romano denunciato nei giorni scorsi non risulta iscritto all’Albo degli Odontoiatri dell’Ordine di Roma e quindi “esercita in modo irregolare la professione di dentista”.
04 giugno 2012
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