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Ferite, abrasioni, scottature. I consigli per evitare infezioni e cicatrici


Ogni piccola ferita deve essere curata. Non solo nei bambini. Stress e cattiva alimentazione possono infatti facilitare l'insorgere di follicoli o foruncolosi anche tra gli adulti. I consigli della Johnson & Johnson per intervenire subito, riducendo il rischio di infezioni e cicatrici antiestetiche.

03 MAG - Per i bambini graffi e ‘sbucciature’ sono all’ordine del giorno, ma anche gli adulti, tra lavori domestici, ambiti professionali e piccole azioni quotidiane, possono incorrere in piccole ferite, leggeri tagli, abrasioni, scottature. Che anche quando sembrano sciocchezze, racchiudono invece il rischio di trasformarsi in infezioni o antiestetiche cicatrici. Ma non si tratta solo di tenere pulita la ferita. Anche lo stress, la cattiva alimentazione e particolari fasi di stanchezza possono agevolano l’insorgere di follicoli o foruncolosi. Il segreto, quindi, è curarle bene e in modo tempestivo, per ridurre i rischi di infezione e favorire, al contrario, la totale guarigione.

Come farlo ce lo dice oggi Johnson & Johnson, multinazionale farmaceutica produttrice di uno dei farmaci di automedicazione più famosi per questo tipo di problemi, il Cicatrene, che, grazie ai suoi principi attivi, produce una duplice azione: con i due antibiotici di cui è composto – Neomicina e Bacitracina – evita le infezioni che possono derivare dal contatto con i germi della parte lesa; con gli aminoacidi – la cui azione fondamentale è quella di ripristinare la funzione di barriere della cute – favorisce una rapida guarigione.

Cosa fare, dunque, se ci si ferisce o ci si scotta? Anzitutto, occorre ricordare che non tutte le erite sono uguali. E sebbene la pulizia, la disinfezione e la fasciatura/protezione siano fasi comuni alla gestione delle ferite, è importante procedere in base al tipo di lesione. Le ustioni differiscono in base alla gravità, e soprattutto sono diverse dai tagli, le escoriazioni o le abrasioni.

Pulire la ferita con acqua rappresenta il primo rimedio utile. “In caso di ustione – sottolinea la Johnson & Johnson - è necessario togliere gli indumenti a contatto con la zona colpita”. In questo caso, peraltro, l’acqua lenisce anche il dolore. Ma quando si tratta di pulire la ferita, ricordarsi che “il materiale più indicato è la garza”. Il cotone, infatti, “può lasciare dei residui”.

Da sfatare, invece, alcuni vecchi miti. “Per molto tempo – spiega la Johnson & Johnson - l’alcol è stato utilizzato come disinfettante per eccellenza, ma in realtà il suo potere antisettico è inferiore a quello di altri prodotti”.

È invece importante fasciare le ferite, soprattutto inizialmente, per impedire a fattori esterni di venire a contatto con la lesione e dare luogo a infezioni. La fasciatura, però, non deve essere occlusiva ma permettere il passaggio dell’ossigeno, pur mantenendo la sua funzione di barriera. È consigliabile cambiarla con frequenza costante per monitorare l’andamento del processo di guarigione.

Non sempre, comunque, è necessario rivolgersi al medico. “Le ferite di piccola entità – spiega Johnson & Johnson -, siano ustioni, tagli o abrasioni, possono essere gestite ricorrendo a farmaci di automedicazione. L’importante è seguire le indicazioni del foglietto illustrativo e i consigli del farmacista, operatore sanitario preposto a guidare i clienti verso una scelta responsabile. Nel caso il primo intervento non porti a miglioramenti nei tempi indicati, è consigliabile consultarsi con il proprio medico di fiducia”.

Quanto alla cicatrice, la loro formazione dipende dalla tipologia della ferita e dalla sua gravità. Ma alcune accortezze possono ridurne i rischi. “Per lesioni di piccola entità – spiega Johnson & Johnson -, è importante non permettere il manifestarsi di infezioni, ricorrendo all’utilizzo di antibiotici, e facilitare la rimarginazione con l’utilizzo di prodotti che aiutino la cute come, ad esempio, gli aminoacidi. Un consiglio soprattutto rivolto ai bambini, è quello di non togliersi le crosticine, lasciando che il processo di guarigione si completi in modo naturale”.

In caso di vesciche legate a ustioni, divieto assoluto di cercare di bucarle. “È pericoloso”, avverte Johnson & Johnson, perché “si scoprono parti del derma particolarmente sensibili e infettabili”.
 

03 maggio 2012
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