Piccolo dizionario delle ferite e delle infezioni cutanee
03 MAG -
Dalla Johnson e Johnson le principali informazioni utili a riconoscere e curare le ferite, le abrasioni e le scottature.
Abrasioni o escoriazioni
Le abrasioni o escoriazioni sono lesioni degli strati più superficiali della cute, generati da traumi non gravi dovuti al contatto brusco, con striscio, di un corpo contundente o una superficie resistente con la superficie corporea, come ad esempio lo sfregamento della pelle su superfici ruvide. Si presentano con arrossamento, dovuto all’esportazione della parte superficiale della cute, a volte accompagnato da sanguinamento, in caso di un colpo più traumatico con la superficie di contatto.
Aminoacidi
Molecole contenenti al loro interno un gruppo acido e un gruppo aminico; sono i costituenti fondamentali delle proteine, molecole più grandi che rappresentano gli elementi essenziali della materia vivente e che catalizzano le reazioni biologiche fondamentali del nostro corpo.
Antibiotico
Farmaco in grado di eliminare i batteri in modo selettivo che viene utilizzato nel trattamento delle infezioni da essi provocati. I farmaci antibiotici sono di diverso tipo, ognuno ha un preciso meccanismo d’azione, questo perché i batteri non sono tutti uguali e spesso tendono a sviluppare resistenza nei confronti delle terapie, diventando insensibili.
Batteri
Microrganismi unicellulari di dimensioni microscopiche presenti praticamente ovunque: sul suolo, nell’acqua, nell’aria, sul corpo umano e su quello degli animali, sulle piante. Tendono a essere più numerosi dove vi sono sostanze organiche che possono utilizzare come nutrimento, sono infatti responsabili dei processi di fermentazione e putrefazione. Una parte dei batteri è patogena, ovvero è in grado di provocare infezioni nell’uomo.
Bruciature e scottature
Dovute al contatto con sostanze o oggetti molto caldi, queste ferite presentano lesioni più o meno estese. Esiste una classificazione del livello di gravità:
• primo grado: coinvolge generalmente la parte più esterna della pelle, è il caso, ad esempio, dell’eritema solare;
• secondo grado: la ferita si evolve, dopo il contatto con la fonte di calore, con la formazione di vescicole;
• terzo grado: la situazione più grave perché si arriva alla necrosi dei tessuti.
Gli interventi devono essere valutati in base al grado di ustione e dall’estensione della ferita stessa.
Cicatrizzazione
Processo con cui l’organismo ripara le ferite. Può avvenire in due modi: per “prima intenzione”, quando la ferita non è infetta e i suoi lembi combaciano, o per “seconda intenzione”, quando vi è una perdita di sostanza o i bordi della ferita non sono stati accostati. La cicatrizzazione avviene in tre fasi: nella prima si hanno fenomeni di detersione con eliminazione di germi e materiale estraneo, nella seconda si ha la formazione di un tessuto di granulazione ricco di vasi di globuli bianchi e di cellule connettivali che cresce riempiendo la ferita e che, nel caso delle lesioni cutanee, viene ricoperto dalla cute, nella terza, detta maturativa, si ha la formazione della cicatrice definitiva.
Cute
Un insieme dinamico di tessuti che ricopre completamente il corpo, lo protegge, lo separa dall'ambiente esterno e lo collega a quello interno. La cute rappresenta l'organo più grande del corpo umano.
Derma
È lo strato intermedio della cute, compreso tra l'ipoderma e l'epidermide. A differenza di quest'ultima, da cui è separato dalla membrana basale, il derma è riccamente vascolarizzato e innervato.
Ferite da punta
Questo tipo di ferita può essere provocata da punteruoli, aghi, chiodi o coltelli; generalmente è poco estesa, ma può essere più o meno profonda. Il rischio ricorrente è l’infezione in profondità causata dall’annidamento di batteri.
Ferite da taglio
Sono le più frequenti, perchè provocate da coltelli, vetro, carta, rasoi. Si presentano con caratteristiche univoche:
• forma lineare, sottile, con margini molto netti;
• sanguinamento immediato di entità più o meno importante.
L’ultimo aspetto è da tenere presente per la gestione della ferita.
Ferite lacere o lacero contuse
La lacerazione si presenta con margini irregolari e frastagliati. A volte si può associare anche ad una contusione. Un esempio è rappresentato dal morso dei cani, o quando la pelle si aggancia a spuntoni, ecc.
Follicolite
È un’infiammazione della parte superiore del follicolo pilifero, caratterizzata dalla presenza di una papula, una pustola, un'erosione o una crosta a livello dell'infundibolo pilifero; il coinvolgimento può estendersi in profondità a tutta la lunghezza del follicolo.
Foruncolosi
Questa infezione colpisce prevalentemente gli adolescenti. Negli altri casi, può dipendere da stress, debilitazione del sistema immunitario e alimentazione non adeguata. Si manifestano tramite sviluppo di pustole sulla sommità dei noduli e colpiscono soprattutto collo, volto, braccia e natiche.
Infezione
È una reazione patologica dell'organismo alla penetrazione e alla moltiplicazione di microrganismi (virus, batteri, miceti, protozoi, metazoi).
03 maggio 2012
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