Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Lunedì 25 NOVEMBRE 2024
Cronache
segui quotidianosanita.it

Sordità. Niente protesi per il 75% delle persone con problemi di acusia


La Sio lancia l’allarme: un italiano su tre ha problemi di udito dopo i 65 anni. Ma solo uno su quattro ricorre alla protesi. Per gli altri rischi di isolamento, perdita di capacità relazionale e depressione.

07 LUG - Dopo i 65 anni una su persona su tre ha deficit uditivi rilevabili audio metricamente, mentre il 75% degli anziani ha difficoltà nel capire le parole. Tuttavia solo un anziano su quattro ricorre alla protesi. L’allarme è stato lanciato dalla Società italiana di otorinolaringologia e chirurgia cervico-facciale (Sio) nel corso del forum organizzato ieri dall'Agenzia di stampa Dire su “Sordità.
“La sordità nell'anziano non è una deprivazione sensoriale solo dell'orecchio, ma anche dei processi cognitivi che limitano la capacità comunicativa”, ha spiegato Ettore Cassandro, past president della Società italiana di audiologia e foniatria (Siaf). Secondo lo studio sull'attività di erogazione protesica da parte dell'Asl di Piacenza, presentato al forum da Domenico Cuda, responsabile formazione e aggiornamento degli ospedalieri della Sio, in Italia il 20,4% degli anziani è affetto da una qualche forma di acusia. Il 26%, poi, presenta acusie più gravi e più precoci delle precedenti generazioni e la prevalenza delle ipoacusie negli ultimi anni è raddoppiata. A tutto questo deve poi aggiungersi che il 75% degli anziani ha gravi difficoltà nel capire le parole.
Dinanzi al progressivo e pressoché inarrestabile invecchiamento della popolazione del nostro Paese –  nel 2020, secondo i dati dei “Rilievi clinici della presbiacusia”, la popolazione di anziani in Italia sarà pari a 30 milioni di individui – quali attività sarà necessario mettere in campo per preservare la salute sociale degli anziani e abbattere i costi affrontati dal sistema sanitario? La Sio propone tre mosse: identificazione precoce, diagnosi tempestiva e trattamento adeguato.
Marco Piemonte, presidente Sio, rivolgendosi ai senatori Ignazio Marino (Pd) e Michele Saccomanno (Pdl), entrambi membri della commissione Igiene e Sanità di Palazzo Madama, presenti al forum, ha chiesto alla politica e al legislatore “l'impegno per trovare strumenti per la diffusione culturale e la conoscenza del problema e l'impegno a coinvolgerci, come Sio, nella stesura del nomenclatore tariffario per le protesi acustiche, ormai datato e inefficace”. Entrambi i politici presenti hanno espresso la volontà di contribuire alla diffusione culturale del problema. Marino ha quindi garantito l’impegno a sollevare la questione in Commissione sanità del Senato, chiedendo al ministro della Salute di coinvolgere le società mediche e scientifiche. Anche secondo Saccomanno, infatti, quella con le società scientifiche “sarebbe una giusta alleanza”, e rappresenterebbe “il giusto connubio” di fronte alle decisioni da prendere.

07 luglio 2010
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Cronache

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale e operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy