TBC. Marino (Pd): "Servono sistemi controllo moderni e verifiche su ceppi resistenti a farmaci"
In occasione della giornata mondiale per la lotta alla tubercolosi il senatore del Pd, ricorda che “La tubercolosi non è scomparsa ma non è nemmeno una malattia di cui avere paura, perché oggi abbiamo terapie molto efficaci per curarla”.
24 MAR - “La tubercolosi non è scomparsa ma non è nemmeno una malattia di cui avere paura, come avveniva nel secolo scorso” così il senatore Ignazio Marino, presidente della Commissione d'inchiesta sul Servizio Sanitario Nazionale in occasione della giornata mondiale per la lotta alla tubercolosi.
Non occorre aver paura “perché oggi – aggiunge il senatore del Pd – abbiamo terapie molto efficaci per curarla. Attualmente ci imbattiamo spesso in ceppi batterici resistenti ai comuni antibiotici, anche per questo ho presentato un disegno di legge volto ad aggiornare i sistemi di controllo e prevenzione di questa subdola malattia”.
“In Italia – continua Marino – ogni anno sono notificati al Ministero della salute circa 5 mila nuovi casi di tubercolosi ma il dato potrebbe essere sottostimato poiché non tutti vengono diagnosticati. Realisticamente, i casi potrebbero essere anche il doppio. Ecco perché un impegno della politica è necessario e urgente: c'è bisogno di fondi e di un sistema di sorveglianza e allerta efficiente ed efficace”.
“Serve un fondo – conclude il senatore – per i corsi di aggiornamento dei medici e per le campagne di prevenzione, ma serve soprattutto un moderno sistema di monitoraggio e di comunicazione che faccia si che, una volta individuato un paziente con la TBC, si verifichi anche l’esito della terapia e si notifichino i casi di resistenza ai farmaci alle autorità sanitarie regionali e nazionali. Le modifiche che propongo con il disegno di legge servono per adattare le norme sanitarie alle attuali conoscenze scientifiche".
24 marzo 2012
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