E l’Oms sottolinea che senza adeguate contromisure, entro il 2020 rappresenteranno la terza causa globale di morte e disabilità.
In Italia sembra che le cose da questo punto di vista vadano meglio, ma l’aumento di mortalità del primo semestre 2019 allontana l’obiettivo europeo di riduzione del 50% delle vittime entro il 2020.
Secondo le stime preliminari Istat nel primo semestre 2019 si registra una riduzione sia del numero di incidenti stradali con lesioni a persone (82.048, cioè -1,3%) sia del numero dei feriti (113.765, -2,9%), mentre il totale delle vittime entro il trentesimo giorno (1.505, + 1,3%) è in lieve aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
L’Istat ha reso noti i dati sugli incidenti stradali del periodo gennaio-giugno 2019 e in riferimento agli anni di benchmark 2001 e 2010 per la sicurezza stradale, nei primi sei mesi dell’anno il numero di morti scende del 23,6% rispetto al primo semestre 2010 e del 54,2% nel confronto con lo stesso periodo del 2001.
L’indice di mortalità, calcolato come rapporto tra il numero dei morti e il numero degli incidenti con lesioni a persone moltiplicato 100, è di 1,8, stabile rispetto al primo semestre 2018.
L’aumento delle vittime è frutto, in particolare, dell’incremento registrato sulle autostrade (oltre il 25%) e sulle strade extraurbane (+0,3%). Per le strade urbane si stima, invece, una diminuzione di circa il 3 per cento.
17 dicembre 2019
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