Falso cardiologo a Milano. Per 30 anni ha visitato i pazienti in casa e a domicilio
L’uomo aveva frequentato la facoltà di Medicina senza mai laurearsi. In quel periodo, siamo negli anni ’80, faceva il volontario all'ospedale Niguarda di Milano. Iniziando poco dopo a visitare abusivamente nel suo studio e a domicilio i residenti del quartiere, soprattutto anziani.
18 GEN - Per 30 anni si è spacciato per cardiologo, visitando e curando, a prezzi stracciati, persone con problemi cardiaci, soprattutto anziani, nel quartiere Niguarda di Milano. Si trattava, però, di un falso medico, che per anni aveva frequentato la facoltà di Medicina e l'ospedale Niguarda senza però conseguire mai la laurea. A far emergere il caso, una segnalazione anonima ai carabinieri della stazione di Greco. Dopo i primi accertamenti, è scattato da parte del pm la perquisizione nella casa-studio del falso cardiologo e il sequestro di una serie di apparecchiature. E l'invito, ai pazienti del falso medico, di farsi al più presto visitare da medici autorizzati per l'accertamento del loro stato di salute.
La vicenda di inizia nei primi anni '80, quando Vladimiro Colloca, oggi 58 anni, frequentava la facoltà di Medicina e, contestualmente, svolgeva attività di volontario presso il Pronto Soccorso e il reparto di Cardiologia dell'ospedale Niguarda di Milano. Dopo un paio di anni, lo studente inizia ad esercitare abusivamente la professione di cardiologo, visitando nella sua casa-studio o a domicilio i residenti del quartiere e anche prescrivendo false ricette.
A tale riguardo, una nota del Niguarda diffusa nel pomeriggio di oggi conferma che Colloca è stato in ospedale, in qualità di studente, nei primi anni '80. In quegli anni ha frequentato, come tale, il Pronto Soccorso e la Cardiologia (ex-reparto Rizzi). La nota però precisa che "per i medici volontari e frequentatori, la nostra azienda prevede, per il loro accreditamento, che gli stessi autocertifichino, in base alla normativa vigente, i loro titoli: laurea, eventuali specializzazioni, l’iscrizione all’Ordine dei Medici. Questi estremi sono sufficienti affinché l’Ospedale proceda con le verifiche e il conseguente accreditamento".
L’uomo dovrà ora rispondere dell’accusa di esercizio abusivo della professione e anche di lesioni (volontarie o come conseguenza di altro reato), se le indagini dimostreranno che ha causato danni alla salute dei pazienti. L’uomo, inoltre, risulterebbe evasore totale.
18 gennaio 2012
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